Harry ti presento Sally, film del 1989 con la regia di Rob Reiner con Billy Crystal, Meg Ryan, Carrie Fisher, Bruno Kirby. La trama: Harry Burns incontra per la prima volta Sally Albright nel 1977. I due hanno appena finito l’università e si stanno trasferendo a New York per realizzare i propri sogni. Il destino li separerà e li farà riavvicinare più volte, e nonostante entrambi vivranno storie d’amore importanti con altre persone, capiranno solo alla fine, pur essendo molto diversi, di essere fatti l’uno per l’altra.
Questa volta affidiamoci all’analisi di Ilenia Appicciafuoco per Cinefilos.
“Dieci anni per dirsi “ti amo”. Oppure: l’amicizia tra uomo e donna forse non esiste. La commedia famosa per la “scena del finto orgasmo”, ma godibile anche e soprattutto per molti altri aspetti, si potrebbe riassumere in queste due frasi.
I film come Harry ti presento Sally provocano nello spettatore di oggi una sottile e bonaria invidia. Non tanto per l’emozione che regala una storia d’amore, quanto per il contesto sociale ed economico in cui essa si sviluppa: un ambiente in cui il benessere illumina la realtà dei protagonisti di una luce così benevola e ovvia, da lasciar loro tutto il tempo per pensare solo ed esclusivamente a beghe sentimentali di varia natura.
Harry ti presento sally. Per chi ha voglia di leggerezza e desidera staccarsi dalla realtà odierna, gustandosi gli ingarbugliamenti amorosi di chi, a 30 anni, è più che realizzato professionalmente, di rado le commedie americane degli anni Ottanta deludono le aspettative. Harry ti presento Sally (titolo originale When Harry met Sally, Quando Harry incontrò Sally), è uno dei capofila del genere, punto di riferimento di numerose altre commedie romantiche in cui i due protagonisti si accorgono di essere innamorati solo dopo mille tribolazioni ed equivoci.
Non a caso, per la parte di Sally, Rob Reiner e la sceneggiatrice Nora Ephron, avevano puntato la rossa Molly Ringwald, ex sedicenne di Bella in rosa, Un compleanno da ricordare e tutto il filone della cinematografia per teenager degli anni Ottanta, firmata John Hughes. Ma Molly, avvezza a interpretare le storie in cui il/la migliore amico/a ha una cotta per quello/a che neanche si accorge di lui tranne che nel finale, dimostrò poca lungimiranza, e la parte fu assegnata Meg Ryan, che, tre anni prima, era riuscita a farsi notare in Top Gun.
Pur non essendo una commedia romantica con grandi caratteristiche distintive rispetto ad altre, è carina l’idea di inserire dei siparietti in cui anziane coppie raccontano come si sono conosciute, che fungono da spartiacque tra gli incontri di Harry e Sally. L’idea è stata poi ripresa anche da altre commedie – vedi La verità è che non gli piaci abbastanza, anche se lì le testimonianze sono di persone lasciate e single incalliti.
Buona anche la costruzione del rapporto fra i due, così diversi, ma che, alla fine, subiranno uno scambio di ruoli. Lei, apparentemente precisa, metodica e assertiva – il suo tratto caratteristico è fare impazzire camerieri e hostess quando ordina un drink o un’insalata – sarà quella che reagirà con maggiore shock alla trasformazione della relazione. Lui, così cinico e disilluso, sarà quello che deciderà di dare una svolta alla situazione.
Un plauso particolare va alla scelta della colonna sonora: le voci di Frank Sinatra, Louis Armstrong, Ray Charles ed Ella Fitzgerald calzano alla commedia come un guanto.