Alla Lamborghini e alla Luxottica la settimana lavorativa diventerà corta, a parità di salario. Due gruppi simbolo del Made in Italy hanno deciso di introdurre un nuovo modello organizzativo anticipando in Italia una tendenza che presto dovrebbe diventare realtà in tante aziende.
Nel maggior gruppo mondiale di occhialeria, grazie a un accordo sperimentale sottoscritto da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e le Rsu nell’ambito del nuovo contratto integrativo aziendale, i quasi 20mila dipendenti degli stabilimenti italiani di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino (Belluno), Pederobba (Treviso), Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento) lavoreranno, per 20 settimane l’anno, solo dal lunedì al giovedì, e avranno a disposizione un intero weekend lungo da dedicare a se stessi, alla famiglia e agli amici, a parità di stipendio.
Per tutte le altre settimane si manterranno i 5 giorni lavorativi. Ogni lavoratore potrà decidere se aderire o meno alla proposta: il «costo» è la rinuncia a cinque permessi retribuiti l’anno per coprire altrettanti venerdì liberi, mentre gli altri 15 saranno a carico dell’azienda.
Anche alla Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, gruppo Volkwagen, si è arrivati alla firma tra proprietà e sindacati su un accordo aziendale che introduca la settimana corta, una settimana lavorativa di 33 ore e mezzo. Si andrà da una settimana da 4 giorni e una da 5 per chi lavora su due turni, e da due da 4 giorni e una da 5 per chi è impiegato su tre turni. Dove sarà possibile, inoltre, sarà attivato lo smart working per diversi giorni al mese, fino a 12, in alcuni casi.
Vita privata e lavorativa non ha prezzo: il 55% degli italiani è disposto a guadagnare meno pur di avere un giorno libero in più, e la percentuale sale addirittura al 62% nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni. Come rileva la ricerca La nuova relazione con il mondo del lavoro realizzata da Assirm per Confindustria Intellect, la settimana corta, ormai sdoganata in diversi Paesi e oggetto di proposta di legge anche in Italia, è in cima ai desideri dei lavoratori di oggi.