sabato 26 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

MALTEMPO / Il ciclone atlantico sferza l’Italia. Acqua alta a Venezia

Una settiimana con il maltempo. Continua a sferzare l’Italia il ciclone atlantico che, nel suo tragitto, sta colpendo con violente precipitazioni più o meno tutte le regioni. La perturbazione ha portato intensi venti dai quadranti meridionali e mareggiate con onde alte fino a 3-4 metri sulle coste esposte e intense nevicate sulle Alpi sopra gli ottocento metri.

Temperature in calo al Nord, soprattutto in pianura, mitigate al Centro con forti piogge su Toscana e alto Lazio. Nevicate anche in Abruzzo. Al Sud temperature gradevoli, con punte massime stimate fino a 18 gradi. A Venezia, a causa delle precipitazioni diffuse e persistenti, è tornata l’acqua alta a Venezia, con un picco previsto di 95 centimetri che non prevede l’attivazione del MOSE.

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Situazione decisamente diffiile in Toscana dove sono in corso interventi del sistema regionale, a causa delle forti piogge, per alcuni smottamenti e movimenti franosi sulle strade in Lunigiana, nei Comuni di Podenzana e Zeri e in Garfagnana.

“In funzione servizio di piena e impianti idrovori dei Consorzi di Bonifica. Nelle prossime ore prevista intensificazione delle precipitazioni lungo la fascia costiera e in Arcipelago”, scrive sui i propri profili social il governatore Eugenio Giani facendo un nuovo aggiornamento sulla situazione maltempo che sta attraverso da alcune ore la regione.

Interventi dei Vigili del Fuoco a Massarosa per il ripristino della viabilità dopo che una frana ha coinvolto un’autovettura con due persone a bordo che, fortunatamente non sono rimaste ferite. ha aggiunto Giani-. In diminuzione al primo livello il Cecina a Castelnuovo Val di Cecina e il Pavone a Pomarance”.

Nel Comune di Grosseto chiuse le scuole secondo un’ordinanza firmata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, a seguito dell’allerta meteo arancione diramata dalla Sala regionale della Protezione civile regionale. La chiusura dei soli istituti superiori è determinata dal fatto che molti studenti si spostano da un Comune all’altro per frequentare le lezioni. “Vi sono dunque potenziali criticità nel tragitto tra le frazioni e le cittadine della provincia e il capoluogo. Abbiamo dunque deciso, per abbattere i rischi legati al tragitto che devono affrontare gli studenti pendolari delle scuole superiori (che rappresentano circa il 30% del totale degli studenti di quei plessi), di tenere chiusi gli istituti superiori di secondo grado. Tutti gli altri istituti resteranno aperti”, ha reso noto il primo cittadino.

Frane e smottamenti diffusi su tutto il territorio regionale per effetto della pesante giornata di pioggia che da ieri cade sulla Liguria. Due le situazioni più critiche, seppure senza feriti.

La prima a Pieve Ligure, dove il crollo di parte di un muro di contenimento su via Roma ha spezzato in due la parte alta e la parte basse del borgo del levante genovese: oltre un migliaio di persone ha potuto raggiungere casa solo a piedi e il Comune ha messo a disposizione un servizio navetta ai due estremi della frana per limitare la strada da percorrere senza mezzi. Evacuate alcune persone che hanno trovato sistemazione autonoma, mentre sono in corso i lavori da parte di Città metropolitana per riaprire la strada.

La seconda criticità riguarda l’autostrada A10 Genova-Savona, dove una frana, in parte fuoriuscita dalla rete paramassi, ieri sera ha costretto Aspi a chiudere il tratto tra Celle Ligure e Varazze, in direzione del capoluogo ligure per consentire le operazioni di pulizia. Il tratto autostradale è stato riaperto stamattina attorno alle 5.30, ma su una sola corsia. Segnalati altri smottamenti nei comuni della Spezia, in località Campiglia, di Carasco a San Pietro di Sturla, di Mele e Santo Stefano di Magra. Ancora chiusa la statale del Turchino nei pressi del Gnocchetto. Intanto, l’allerta gialla per pioggia continua sul levante regionale fino a oggi nei bacini piccoli e fino alle 18 nei bacini grandi e medi.

Disagi anche nel Genovese dove una frana lungo la strada provinciale a Davagna ha causato la rottura di una tubazione del gas imponendo alla Città metropolitana di Genova di chiudere temporaneamente al traffico. Sono in corso i lavori di messa in sicurezza. Una volta terminato l’intervento di ripristino si potrà riaprire la circolazione.

Disagi anche in Lombardia dove, a causa di alberi caduti sui binari per il maltempo e soprattutto il forte vento, la linea ferroviaria fra Verona e Mantova è stata chiusa questa mattina per circa un’ora e mezza fra Roverbella e S. Antonio Mantovano. La circolazione è ripresa regolarmente alle 8:20 una volta tolti i tronchi, nel frattempo due treni regionali sono stati cancellati e due hanno limitato il percorso. Il vento ha fatto cadere anche alcuni pali telefonici sulla strada della Cisa sempre a Roverbella. I vigili del fuoco hanno ricevuto chiamate in diverse zone del Mantovano per grossi rami caduti.

Allerta maltempo anche a Vicenza, dove le abbondanti piogge delle ultime ore hanno aumentato in maniera repentina il livello dei due fiumi che attraversano la città e il centro storico. Attorno a mezzogiorno il Bacchiglione segnava al pluviometro di Ponte degli Angeli la misura di 4.25 metri, vicino ai 4 metri e mezzo del livello di guardia. Proprio a ponte degli Angeli sono state aperte le paratie e in via precauzionale sono stati posizionati in via preventiva i sacchi di sabbia che saranno resi disponibili ai cittadini in caso di necessità, in diverse zone della città.

A preoccupare maggiormente è tuttavia l’altro fiume, il Retrone, che proviene dalla zona industriale, il cui livello molto alto non consente più agli altri torrenti di poter far defluire l’acqua, con relativi allagamenti di campi, fossati ed aree golenali. Il Centro operativo comunale attivato dal Comune nella giornata di ieri sta monitorando la situazione in tempo reale, anche in considerazione delle previsioni che prevedono precipitazioni intense per almeno altre 24 ore e che stanno interessando tutta la provincia, compresa la zona montana.

Proseguono le intense nevicate su tutto il Trentino con accumuli anche di mezzo metro. Proprio a causa delle intense precipitazioni è stata chiusa al traffico per pericolo valanghe la strada statale 50 del Grappa da San Martino di Castrozza a passo Rolle. Resta chiusa, sempre per rischio valanghivo, la statale 641 del passo Fedaia in località Diga. Attivati presidi di controllo delle dotazioni invernali obbligatorie per la circolazione a Ronc di Moena lungo la statale 346 del passo San Pellegrino e a Carisolo lungo la strada che porta a Madonna di Campiglio.

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