La discussione in commissione Bilancio della Camera (foto) della manovra di bilancio è proseguita a singhiozzi per via delle modifiche di alcune proposte. La seduta notturna non è bastata per chiudere l’esame degli emendamenti. I lavori sospesi, sono ripresi al termine delle votazioni sulle comunicazioni della presidente Meloni in Aula. L’obiettivo resta comunque quello di chiudere in giornata con il via libera al mandato ai relatori per poi arrivare in Aula già oggi con l’ipotesi di completare l’iter entro venerdì.
Gli emendamenti trattati nella Legge di bilancio 2025: a cominciare dai pedaggi autostradali, dalle mance per i camerieri ai fondi a sostegno degli specializzandi, allo psicologo a scuola, al sostegno preventivo dei disturbi alimentari e al contributo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità. Nel testo ci sono voci che riguardano la disabilità più in generale, lo screening per il tumore al polmone. Una Manovra in cui sono previsti fondi da destinare alla linea ferroviaria Palermo-Agrigento-Porto Empedocle, alla prosecuzione della Metro C di Roma, al rinnovo del contratto con l’Anas, alla Resistenza e al voto delle donne e alla stabilizzazione dei lavoratori precari nonché un contributo fino a 100 euro (In base all’Isee fino a 200) per l’acquisto di elettrodomestici nuovi ad alta efficienza energetica.
Il testo conferma lo stop all’equiparazione dei compensi dei ministri non parlamentari a quelli dei colleghi eletti, e prevede solo il “diritto al rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle proprie funzioni”. Il fondo, di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025, è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ok al divieto di incarichi retribuiti dagli extra Stati Ue per i parlamentari, il provvedimento ribattezzato ‘anti Renzi’ vista l’attività internazionale di conferenziere dell’ex premier. La versione riformulata del testo dei relatori prevede che i parlamentari – a eccezione di quelli eletti all’estero e componenti del governo – non possano accettare durante il proprio mandato contributi, prestazioni o altre utilità erogati da arte di soggetti pubblici o privati extra Ue. Il divieto non si applica nel caso di preventiva autorizzazione ma comunque per importi non superiori a 100mila euro nell’anno. In caso di inosservanza il compenso deve essere versato entro 30 giorni al bilancio dello Stato, il mancato versamento genera una sanzione pari a quanto guadagnato.
I lavoratori che andranno in pensione con il contributivo, potranno cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare, per uscire anticipatamente dal lavoro a 64 anni. Un emendamento alla manovra della Lega, riformulato, consente di utilizzare questo possibilità per raggiungere la soglia minima pari a 3 volte l’assegno sociale. I lavoratori che usufruiscono di tale possibilità devono aver maturato almeno 25 anni di contributi effettivi (la formulazione originaria era 20 anni). Per la prima volta nella previdenza italiana – afferma il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon – si potranno cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, riuscendo ad anticipare la pensione a 64 anni”.
Arriva l’Ires premiale. La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera, votando gli emendamenti a rilento e per parti separate, alla norma che prevede un taglio dell’imposta di 4 punti, dal 24% al 20% per le imprese che investono e assumono. L’aliquota ridotta si applica in presenza di precise condizioni: una quota non inferiore all’80% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 va accantonata ad apposita riserva e che un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati nel 2024 e non inferiore al 24% nel 2023 vada a investimenti che non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro. Le aziende dovranno anche aumentare gli occupati a tempo indeterminato di almeno l’1% e non devono aver fatto ricorso alla cassa integrazione nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 o in quello successivo.
Aumentano i limiti di detassazione delle mance percepite dai camerieri. Con un emendamento alla manovra presentato da Fdi, riformulato e approvato in Commissione bilancio, è previsto che sono tassate ad aliquota agevolata del 5% le mance fino al 75% del redditi percepiti. Al momento la tassazione è prevista fino al 50% del reddito. Con lo stesso emendamento viene disposto che la tassazione agevolata si applica ai redditi non superiori a 75.000, invece che 50.000 euro. Via libera a un fondo da 1 milione l’anno per il triennio 2025-27 a sostegno delle piccole e medie imprese il cui fatturato derivi principalmente dalle forniture di beni e servizi all’ex-Ilva.
Altri emendamenti approvati puntano sul rafforzamento di settori strategici. Il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo sarà incrementato di 2,5 milioni di euro tra il 2025 e il 2027, destinati a festival e artisti di strada. Parallelamente, cresce il Fondo per le assunzioni di giovani esperti in cybersicurezza, con una dotazione aggiuntiva di 200 milioni nel 2025 e ulteriori risorse per gli anni successivi.
Italia Viva ha ottenuto anche l’istituzione di un fondo specifico per contrastare il reclutamento illegale di manodopera straniera, con particolare attenzione agli ospiti dei centri di accoglienza straordinari. La misura, finanziata con un milione di euro tra il 2026 e il 2027, mira ad influenzare fenomeni di sfruttamento lavorativo sempre più diffusi. Sul fronte previdenziale, arriva la possibilità per i neo-assunti, a partire dal 2025, di versare contributi pensionistici maggiorati, deducibili al 50%. L’obiettivo è accrescere l’assegno futuro senza però incidere sui requisiti per il pensionamento.
Stabilizzazione dei precari del Cnr. “C’è chi ha alle spalle dieci o quindici anni di precariato oltre che 40 o più anni d’età. Insieme a famiglie e figli a carico. Sono i ricercatori del Cnr che, da anni, attendono di essere, finalmente, stabilizzati. Un piccolo ‘esercito’ che, da alcune settimane, sta effettuando un’assemblea permanente con presidio nella sede romana del Cnr in piazza Aldo Moro. Negli scorsi giorni gli onorevoli Piccolotti, Fratoianni, Bonelli, Shlein e Conte hanno partecipato alle mobilitazioni e hanno promesso di sostenere questo emendamento che è stato approvato all’unanimità grazie ai fondi parlamentari di Avs, Pd e Movimento 5 stelle. Grazie a questo voto almeno 300 ricercatori saranno stabilizzati. Un emendamento del Pd prevede il potenziamento degli organici dell’ispettorato nazionale del lavoro. Il testo prevede il raddoppio delle assunzioni: da 350 a 500 unità.
Il governo, anche su pressione dell’opposizione, ha chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento che prevedeva l’aumento dell’1,8% per i pedaggi autostradali nel 2025. La proposta conteneva anche la proroga al 30 giugno 2025 della scadenza per l’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni autostradali.
Restando nell’ambito dei trasporti, è stata approvato un emendamento alla Manovra, a firma della Lega, che dispone l’autorizzazione al Ministero dei Trasporti a sottoscrivere con Anas una nuova convenzione di durata pari al termine massimo previsto per legge, ovvero di 50 anni.
Via libera a una spesa di 3 milioni in tre anni – dal 2025 al 2027, un emendamento a firma del Movimento Cinquestelle – per le esigenze infrastrutturali della linea ferroviaria Palermo-Agrigento-Porto Empedocle. E ancora sono stati ripristinati in manovra i fondi per la prosecuzione della Metro C di Roma oltre la fermata attualmente in costruzione a piazza Venezia. Le risorse inizialmente erano state stornate per l’assenza del progetto definitivo del prolungamento fino alla Farnesina.
Sospeso il pedaggio autostradale nella tratta della A18 da Messina a Villafranca Tirrena, e viceversa. La Commissione Bilancio ha approvato un emendamento presentato da Forza Italia, e riformulato dal governo, che stanzia 5 milioni di euro per i mancati introiti del pagamento e che autorizza la Società Stretto di Messina a sottoscrivere un accordo con il Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) per la definizione della sospensione del pedaggio per tutta la durata dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto e delle opere connesse nella parte di autostrada ricadente interamente nel territorio di Messina, costituendone tangenziale di servizio alla città.
Arrivano nuovi fondi al Ponte sullo Stretto. Nel fascicolo delle proposte di modifica alla manovra dei gruppi, riformulate dal governo per l’approvazione, risulta infatti anche un emendamento della Lega che incrementa complessivamente di 1,4 miliardi, rispetto agli 11,6 miliardi previsti dalla scorsa legge di bilancio, la dote per l’infrastruttura fino al 2032. Si tratta, però, di una cifra inferiore rispetto ai 3 miliardi inizialmente ipotizzati nell’emendamento a firma del capogruppo leghista Riccardo Molinari.
Bonus per l’acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa, con contestuale smaltimento del vecchio. Una proposta approvata stanzia una dotazione di 50 mln per la misura, fino ad esaurimento delle risorse. Il contributo dovrà essere non superiore al 30% del costo dell’elettrodomestico e comunque di un massimo di 100 euro, elevato fino a 200 euro per le famiglie con Isee entro 25.000. Il contributo è fruibile per l’acquisto di un solo elettrodomestico.
Istituito, inoltre, un Fondo presso il Ministero della Salute per la prevenzione e la cura dell’obesità. Lo prevede un emendamento di Forza Italia, con una dotazione pari a 1,2 milioni di euro per il 2025, che aumenteranno a 1,3 milioni nel 2026 e a 1,7 milioni a partire dal 2027.
La Legge di bilancio 2025 riserva un contributo anche per gli antibiotici ‘reserve’, per gli agenti infettivi per infezioni da germi multiresistenti. Lo prevede un emendamento di Fratelli d’Italia riformulato approvato. La modifica prevede che dal primo gennaio 2025 “gli agenti infettivi per infezioni da germi multiresistenti già inseriti nel prontuario farmaceutico nazionale, ovvero successivamente a tale inserimento, e classificati come ‘reserve’” “attivi nei confronti di almeno un patogeno considerato prioritario dall’Elenco ‘WHO Bacterial Priority Pathogens List’, possono accedere al fondo, per un importo non superiore a 100 milioni di euro annui”. Questi farmaci sono soggetti a monitoraggio dei registri Aifa e sono rimborsati dal Fondo nei limiti dello stesso, pari a 100 milioni di euro annui, “fino alla scadenza della copertura brevettuale o del periodo di protezione normativa dei dati”.
Bocciato, invece, l’emendamento alla manovra firmato da tutti i leader delle opposizioni in cui si chiedono tra l’altro più fondi per il finanziamento del Sistema sanitario nazionale con 6.802 milioni di euro per l’anno 2025, 10.578 milioni per il 2026, 11.280 milioni, 12.163, 13.225, 14.398 milioni per gli anni successivi fino al 2030 con risorse prese dai sussidi ambientalmente dannosi. L’emendamento era stato firmato da Schlein, Conte, Bonelli, Fratoianni, Bonetti, Magi, Braga, Silvestri, Zanella, Richetti, Della Vedova, Furfaro, Quartini.
La Manovra prevede 1,5 milioni destinati agli oratori nei prossimi tre anni. Un modo per “incentivare la funzione sociale, civile ed educativa svolta nelle comunità locali dagli oratori promossi dalle parrocchie, dalle associazioni del Terzo settore che operano presso gli oratori parrocchiali nonché dagli istituti religiosi della Chiesa cattolica e dagli enti delle altre confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato un’intesa”. Il fondo viene istituito presso il Mef e finalizzato a realizzare programmi, azioni e interventi finalizzati “alla diffusione dello sport e della solidarietà, alla promozione sociale e di iniziative culturali nel tempo libero e al contrasto dell’emarginazione sociale e della discriminazione razziale, del disagio e della devianza in ambito minorile”. La dotazione ammonta a 0,5 milioni per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027.
Assegnati 100mila euro per un’associazione per la promozione del gelato artigianale. Arrivano circa 5 milioni di euro nel 2025 per l’installazione di “dispositivi atti all’analisi e all’inibizione delle frequenze” nelle aule dove si svolgono gli esami per la patente “al fine di arginare l’uso fraudolento di apparecchiature di ricetrasmissione durante lo svolgimento degli esami di teoria”. La norma prevede che le modalità di erogazione delle risorse siano definite con un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero delle imprese e del Made in Italy.
La web tax torna ad essere applicata solo alle grandi società. In base ad un’altra modifica approvata la web tax sarà pagata dalle imprese che realizzano ricavi da servizi digitali, ovunque realizzati, non inferiori a 750 mln l’anno. Nella versione iniziale della legge di Bilancio del governo si prevedeva invece l’estensione della web tax alle pmi.
Salta l’obbligo di revisori del Mef nelle società che percepiscono contributi pubblici. La commissione Bilancio ha approvato una nuova riformulazione della norma che abroga i commi che introducevano i revisori Mef, e introduce soltanto una stretta sui controlli dei bilanci delle società che ricevono “contributi significativi”, la cui entità verrà stabilita con un dpcm entro 90 giorni dall’approvazione della legge di bilancio. Ma i controlli rafforzati, che prevedono anche l’invio al Mef di una relazione, saranno effettuati dagli organi di controllo già costituiti. (da agenzie di stampa e RaiNews)