Sono già oltre un migliaio i trattori che stanno bloccando diverse strade di Bruxelles, in particolare in prossimità del quartiere europeo, dove sono attesi i leader Ue per il Consiglio europeo straordinario.
Gli agricoltori, arrivati da tutta Europa per protestare contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal, hanno bloccato Place de Luxembourg, davanti alla sede del Parlamento europeo, e hanno appiccato alcuni roghi con legna e pneumatici. Molte le esplosioni di petardi.
Ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia che ha usato gli idranti. Il video.
I trattori assediano quindi la capitale politica dell’Europa. I clacson suonano infatti per le strade di Bruxelles mentre gli agricoltori guidano i trattori in segno di protesta nella capitale belga lo stesso giorno del vertice dell’Unione Europea. Stamani Bruxelles ha annunciato una nuova proroga della deroga alla regola secondo cui per avere gli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare delle quote di terreni a riposo. Gli agricoltori affermano di non essere pagati abbastanza, di essere soffocati dalle tasse e regole verdi e devono affrontare la concorrenza sleale dall’estero.
Anche se la crisi degli agricoltori non è ufficialmente all’ordine del giorno del vertice UE, è destinata a essere discussa, almeno a margine. Negli ultimi giorni gli agricoltori hanno bloccato le autostrade in Francia e Belgio e le proteste si sono diffuse in altre parti d’Europa. e gli agricoltori italiani hanno affermato che si stanno unendo al movimento di protesta che ha colpito anche la Germania, con l’obiettivo di fare pressione sui governi affinché allentino le norme ambientali e li proteggano dall’aumento dei costi e dalle importazioni a basso costo.
E’ “la calma prima della tempesta” perché sono ancora decine i trattori che sfilano per le strade di Bruxelles in direzione quartiere europeo. Il perimetro dell’area è circondato dal filo spinato. Di tanto in tanto un clacson suona ad annunciarne l’arrivo e un petardo esplode. L’assedio degli agricoltori al cuore dell’Europa è pronto a consumarsi e a salire via via d’intensità, quando i leader Ue si riuniranno all’Europa Building per un vertice già funestato dal veto di Viktor Orban al pacchetto di aiuti da 50 miliardi di euro per Kiev. Una tempesta perfetta a 130 giorni dalle elezioni europee.