sabato 19 Aprile 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Mattarella nei luoghi dell’alluvione

Ore 11. Da Forlì. “Ho visto tante ferite del territorio – ha detto il Capo dello Stato – questo è un momento impegnativo e difficile. So bene, per quanto riguarda molte abitazioni, molte aziende, le strade, quanto sia da riprendere con coraggio e decisione per rilanciare la vita comune”.

Ore 10,45. La polemica. “Nessun rappresentante del governo è stato invitato per illustrare al presidente la criticità della situazione in Romagna. Non so perché, ma non fa niente, l’importane è giungere ai risultati”. E’ la polemica dichiarazione che il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha rilasciato Rainews24.

Ore 10,30. Bagno di folla per il presidente Mattarella che ha scelto Modigliana come prima tappa della sua visita in Romagna. I cittadini gli hanno tributato applausi e ovazioni. Prima di arrivare aveva sorvolato la zona. A Forlì il primo incontro istituzionale della sua giornata, alcuni bambini lo hanno accolto cantando ‘Romagna Mia’. Alcuni cartelli recavano la scritta “Tin bota” (Tieni botta).

Ore 9.17Mattarella nei Comuni alluvionati. Parte da Modigliana, una delle realtà più piccole ma anche una delle più danneggiate, la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Romagna duramente colpita dall’alluvione. Il Capo dello Stato raggiungerà il borgo dell’Appennino forlivese dove lo attenderanno il sindaco Jader Dardi e i cittadini, poi sarà a Forlì, per incontrare i volontari che hanno lavorato nell’emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l’acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio. Ma nel corso della giornata ci saranno altre tappe e incontri con la popolazione: Cesena, Lugo, Ravenna. Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni. “Per la nostra comunità – dice Dardi, sindaco di Modigliana – la presenza del presidente assume un valore di grande importanza per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture”.

Ore 9,11. Non si placano le polemiche su chi dovrà gestire come commissario del governo la ricostruzione della zone alluvionate. Il govereno propende per un tecnico, mentre Bonaccini reclama a sè la nomina.

Foto da Agenzia Dire (www.dire.it)

Ore 9.00.  Oggi allerta gialla per rischio frane nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Ravenna. Lo comunica la Protezione civile. “Per oggi permangono condizioni leggermente instabili – si legge nel bollettino – per afflusso di aria fresca in quota. Non si escludono temporali sparsi di breve durata, più probabili sui rilievi e sulle pianure centro-occidentali, con possibili effet

Nei paesi della Romagna resta il pericolo delle frane (foto da www.dire.it)

ti associati occasionali. Permangono condizioni di criticità localizzate nella pianura bolognese (con particolare riferimento ai territori di Medicina, Molinella e Budrio), ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato localmente da livelli idrici elevati, in progressiva decrescita e da possibili problemi di tenuta arginale. Nelle zone collinari centro-orientali della regione permangono condizioni favorevoli all’evoluzione dei dissesti innescatesi nelle ultime settimane”.

Ore 8.35 – Vaccinazioni. Sono quasi 3.000  le vaccinazioni contro tetano ed epatite fatte in Romagna dopo l’alluvione, in particolare nel Ravennate, per evitare che “il rischio sanitario diventi un’emergenza”. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. Ad oggi sono 2.926 le vaccinazioni, tra antitetanica (la maggior parte) e anti-epatite A. Sono 2.400 nel Ravennate, soprattutto a Conselice, 215 nel Forlivese, 251 nel Cesenate e 60 in provincia di Rimini.

Ore 8.15  – Acque stagnanti. “A Conselice il nostro monitoraggio è continuo per il livello delle acque stagnanti- ha spiegato Donini- stiamo gestendo un rischio sanitario correlato agli eventi che abbiamo subito, ma devo dire che non c’è emergenza sanitaria. Stiamo parlando di una popolazione che solo nel Ravennate ha ricevuto centinaia e centinaia di dosi di vaccinazioni. Questo per gestire in maniera responsabile, accorta e basata sulla prevenzione un rischio sanitario che non deve ora assolutamente trasformarsi in emergenza”. La sanità emiliano-romagnola è poi a supporto anche “dei controlli di acqua potabile- ricorda l’assessore- della gestione dei centri di emergenza e anche per la gestione degli animali domestici o da reddito”. In poche parole, “siamo a supporto di una popolazione che è già stata provata e quindi è comprensibile che abbia sentimenti di preoccupazione. Per questo abbiamo messo in campo da subito anche un servizio di assistenza psicologica nei centri di accoglienza sia per i cittadini sia per i volontari”.

Ore 8,07. L’acqua non va via nonostante le idrovore in azione da giorni per toglierla dalle strade e dai campi, tra le provincie di Ravenna e Ferrara. Contadini, volontari e aziende aiutano senza sosta.

Ore 8.00Sindaci riuniti in video conferenza. Hanno chiesto un incontro urgente con governo e Regione per condividere le scelte e coinvolgere tutti gli attori dei territori sia nella gestione degli indennizzi, sia nella pianificazione degli interventi da realizzare.

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