Questo è esattamente ciò che temeva il team di Trump. Una campagna ottimizzata per battere Joe Biden deve ora essere reinventata. Un estratto dell’articolo su The Atlantic.
di Tim Alberta
La sera del Super Tuesday, il 5 marzo, poco prima che Donald Trump chiudesse di fatto le primarie repubblicane e si guadagnasse la rivincita delle elezioni generali con il presidente Joe Biden, ho chiesto ai co-gestori della campagna presidenziale di Trump cosa temessero di più di Biden. “Onestamente, non è tanto lui”, mi ha detto Chris LaCivita. “E più…” “I democratici istituzionali”, ha detto Susie Wiles, concludendo il pensiero del suo collega.
È stato uno scambio rivelatore e un tema che avremmo rivisto spesso. Il Partito Democratico, mi avrebbero detto Wiles e LaCivita nelle conversazioni dei mesi successivi, era una macchina ben organizzata e ben finanziata, con un record di sostegno da parte degli elettori a bassa propensione che si presentano ogni quattro anni alle elezioni presidenziali.
Normalmente, spiegavano, i Democratici avrebbero avuto una superiorità strutturale in una gara come questa. Ma c’era qualcosa che frenava il partito: Biden. LaCivita e Wiles si aspettavano che la narrazione della campagna fosse controllata dai Democratici fin dall’inizio: Trump, dopo tutto, aveva sabotato la transizione pacifica del potere dopo le elezioni del 2020, aveva istigato un attacco al Campidoglio degli Stati Uniti e, più recentemente, aveva affrontato numerosi procedimenti penali e la possibilità di andare in prigione. Eppure Biden ha offerto un’apertura.
Già presidente più anziano della storia americana, nel 2023 ha iniziato a dare segni di rapido deterioramento. Questo avrebbe reso la campagna elettorale un gioco di sopravvivenza più che di abilità, in cui ogni candidato avrebbe dovuto convincere gli elettori di essere meno squalificato del suo avversario.
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Nota della Bastiglia web. Oggi, con il ritiro di Biden, tutto cambia e la media dei sondaggi comincia a fornire dati che sorridono di più ai dem: Trump viene dato al 48%, Kamala Harris al 47%. Con Biden ancora in campo come candidato, tali percentuali erano al ribasso per i Democratici. C’è da aggiungere che la notzia del ritiro del presidente dalla corsa per la rielezione ha scatenato la base democratica che ha subito riversato un pioggia di milioni di dollari in donazioni per la campagna della Harris.