lunedì 3 Febbraio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

MUSK chiude l’Agenzia degli aiuti umanitari: “Di sinistra e anti-americana”

Ma chi è il vero presidente degli Stati Uniti: il vendicativo Donal Trump, vittorioso alle presidenziali, o Elon Musk, il miliardario che non ha remore nel simpatizzare con nazisti e suprematisti. Ci racconta i primi giorni di Musk alla Casa Bianca La Voce di New York.
di Daniele Di Bartolomei

Elon Musk ha dichiarato che il suo “team DOGE”, composto da responsabili del dipartimento, sta bloccando alcuni pagamenti ai fornitori federali. Ciò suggerisce che l’uomo più ricco del mondo potrebbe avere accesso a sistemi sensibili utilizzati dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. “La corruzione e gli sprechi vengono sradicati in tempo reale”, ha scritto Musk su X. Come noto, Il presidente Donald Trump ha messo l’amministratore delegato di Tesla a capo di uno sforzo per modernizzare la tecnologia informatica federale.

Tuttavia, sembrerebbe che Musk stia espandendo la propria influenza per controllare i flussi finanziari in altre aree del governo federale. Ron Wyden , il principale esponente democratico della Commissione Finanze del Senato, ha dichiarato venerdì di aver appreso che il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha concesso al DOGE pieno accesso ai sistemi di pagamento dell’agenzia.

Nel weekend, invece, i principali funzionari della sicurezza dell’USAID, agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, sono stati messi in congedo dopo essersi rifiutati di consentire allo staff del DOGE di accedere ai sistemi dell’agenzia, affermando che il dipartimento non aveva le autorizzazioni richieste. Ieri Musk ha definito l’USAID “un’organizzazione criminale”.

Le dichiarazioni del 53enne fanno seguito alle dimissioni di David Lebryk, il funzionario più anziano del Dipartimento del Tesoro, responsabile dei sistemi di pagamento presso il Bureau of the Fiscal Service. Al momento, Trump ha lodato le varie iniziative intraprese dal principale sostenitore della sua campagna elettorale, affermando: “A volte non saremo d’accordo e non andremo dove vuole andare lui, ma penso che stia facendo un ottimo lavoro. È un uomo intelligente”.

Lunedì mattina, invece, Musk, nel corso di un talk su X, è tornato nuovamente sulla questione USAID, affermando che Trump conviene sul fatto che l’agenzia dovrebbe essere chiusa. Il segretario del DOGE ha inoltre criticato USAID, che negli anni ha stanziato miliardi di dollari in aiuti umanitari, per aver sostenuto “cause di sinistra radicale in tutto il mondo, comprese iniziative che sono anti-americane”.

Nel frattempo, mentre Musk continua a mettere bocca su questioni che, in teoria, non dovrebbero riguardarlo, la rivista Wired lo ha accusato duramente per aver trasformato il governo federale in una sorta di esperimento tecnologico, gestito da ragazzini senza esperienza.

Attraverso il DOGE infatti, un gruppo di giovani programmatori, alcuni appena usciti dal liceo, altri ancora studenti universitari, legati alle aziende dell’uomo più ricco al mondo, sta guadagnando l’accesso ai sistemi più sensibili del governo degli Stati Uniti, senza alcuna supervisione. Una situazione senza precedenti, secondo esperti ed addetti ai lavori. “Abbiamo individui che non sono nemmeno funzionari pubblici che stanno ottenendo accesso ai dati più sensibili del governo, e il Congresso non può nemmeno monitorare cosa stanno facendo”, ha dichiarato Don Moynihan, professore di politiche pubbliche all’Università del Michigan, “sembra un vero e proprio colpo di stato tecnologico”.

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