giovedì 5 Dicembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

NEONAZISTI / Bologna, smantellata la rete segreta italiana dei “Lupi Mannari”

La Polizia sta eseguendo in tutta Italia 12 misure cautelari in carcere, emesse dal gip di Bologna su richiesta della Procura del capoluogo emiliano, nei confronti di altrettanti membri del gruppo suprematista e neonazista Werwolf Division. Si stavano riorganizzando per attaccare le istituzioni: è quanto fa sapere la questura bolognese, precisando che “contestualmente sono in corso altre 13 perquisizioni domiciliari”.

I reati contestati sono “associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco”. L’operazione è coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione.

Sono in tutto 25 gli indagati, di età compresa tra i 19 e i 76 anni e alcuni dei quali già sottoposti a perquisizione dalle Digos di Bologna e di Napoli nel maggio del 2023.
25 perquisizioni a Bologna, Bari, Brindisi, Lecco, Milano, Monza Brianza, Modena, Palermo, Pesaro Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Roma, Teramo, Trieste, Vercelli e Vicenza”. L’organizzazione, si legge in una nota diffusa dalla Questura bolognese, era attiva “anche in rete sulla piattaforma Telegram ‘Werwolf Division’”. Il nome, che significa Divisione dei Lupi Mannari, deriva da gruppo di sabotaggio gestito dalle SS naziste, organizzazione che si definiva orgogliosamente segreta e composta da pochi e fedeli camerati.

I 25 indagati sono accusati di “avere, a vario titolo, promosso, organizzato e preso parte all’associazione ‘Werwolf division’, successivamente rinominata ‘Divisione Nuova alba’”, che “seguendo ideali suprematisti e neonazisti, nella loro espressione più estrema dell’accelerazionismo, e basandosi anche sulla negazione e sull’apologia della Shoah, mirava a sovvertire l’attuale ordinamento per instaurare uno Stato etico e autoritario incentrato sulla ‘razza ariana’, anche con il progetto di azioni violente nei confronti di alte cariche delle istituzioni”. I provvedimenti eseguiti oggi giungono al termine di “una complessa attività investigativa svolta negli ultimi due anni”.

L’inchiesta nasce dagli “accertati contatti tra alcuni dei vertici dell’organizzazione con i leader di un’altra associazione sovversiva di stampo negazionista e suprematista denominata ‘Ordine di Hagal’, attiva sul territorio nazionale e disarticolata a fine 2022 dalla Digos di Napoli”. Il nome del sodalizio evoca le ‘Werwolf Division’ naziste, costituite negli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale per compiere atti di sabotaggio e di guerriglia contro gli Alleati. Inoltre, gli indagati odierni- incardinati in una struttura marcatamente verticistica- “si distinguevano per ruoli, dal ‘Comandante’ all”Editore’ e all’Istruttore’”.

Sulla base delle attività investigative delle Digos è stato ricostruito che “il gruppo ‘segreto, composto da pochi camerati validi e fedeli… pronti ad agire’, svolgeva la propria attività di propaganda e reclutamento di ‘Nuovi uomini e donne pronti alla rivoluzione’ sia attraverso i gruppi Telegram ‘Werwolf Division Discussioni’ e ‘Movimento Nuova Alba’- quest’ultimo ancora più ristretto e nato in un secondo momento per occultare i progetti più violenti e strumentale anche alla formazione di ‘guerrieri’- sia con incontri in ‘real life’, certificati dagli inquirenti, e volantinaggi svolti nel bolognese”.

A quest’ultimo riguardo, si legge, è risultato “particolarmente allarmante un volantino diffuso sul territorio emiliano nel 2022, rinvenuto dalla Digos e definito dai militanti ‘esplosivo’”. In questo volantino, raffigurante “l’immagine di un uomo con la cosiddetta skullmask e armato con accanto il simbolo nazista del sole nero”, era riportata “una citazione dell’estremista di destra francese Dominique Venner, che recita: ‘Nulla sarà compiuto finché i germi del regime [liberale] non saranno sradicati fino all’ultima radice. Per questo bisogna distruggere la sua organizzazione politica, abbattere i suoi idoli e i suoi dogmi, eliminare i suoi padroni noti e quelli occulti, mostrare al popolo come è stato tradito, sfruttato e insozzato. Infine, ricostruire…’”, il tutto “a firma ‘Werwolf Division’, con il link al canale”.

Tutti questi elementi investigativi hanno, quindi, “portato all’adozione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bologna nei confronti di 12 degli indagati, in relazione alla loro adesione ad una vera e propria ‘cellula organizzata’, già in fase operativa, in grado di realizzare attentati anche con le tecniche usate dai cosiddetti ‘lone wolves’ sia suprematisti che jihadisti”.

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