Il 16 luglio, l’ufficio di presidenza della Bicamerale si occuperà anche della copertura sulle elezioni francesi. “Buco” inconcepibile per il servizio pubblico, dice la presidente della commissione. Invitando a cercare resposabilità “più in alto”, oltre alle dimissioni della vicedirettrice Baldi. Rai: invio della relazione entro venerdì. Primo interrogativo: il Festival trasmesso al posto di uno speciale aveva tra i protagonisti la fidanzata del direttore di RaiNews? Secondo interrogativo: non è che questo continuo squalificare l’informazione Rai sia un modo per favorire Mediaset?
La mancata copertura dell’elezioni in Francia sulla Rai, che agita il servizio pubblico – con un più che scontato coinvolgimento della politica – arriverà in Vigilanza.
A comunicarlo, ripresa dalle agenzie, la presidente della Bicamerale, Barbara Floridia, chiamando in causa anche l’ad Rai, Roberto Sergio, al quale ha richiesto una relazione “urgente e dettagliata” sull’accaduto.
“Ho convocato un ufficio di presidenza della commissione di vigilanza per il prossimo martedì 16 luglio, prima data utile anche visti i lavori parlamentari”, ha spiegato. “Lì verranno affrontate le richieste dei vari gruppi e l’organizzazione dei lavori per occuparci di queste e delle altre vicende che riguardano la Rai. Le questioni che riguardano la RAI si stanno sovrapponendo con cadenza quotidiana”, ha aggiunto Floridia
L’omissione di quanto accaduto in Francia con le elezioni con le dimissioni di uno dei vicedirettori di Rai News (Ida Baldi, ndr), ha rimarcato “evidenzia che le responsabilità devono essere cercate più in alto”. “Non è concepibile che un evento globale come le elezioni francesi vengano seguite molto più approfonditamente dalle TV private piuttosto che dal servizio pubblico”. “Ma questo è solo uno dei temi e delle questioni che riguardano la RAI in giorni cruciali come questi, a pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti e alla vigilia di un rinnovo del Consiglio di Amministrazione su cui pende la spada di Damocle del Media Freedom Act europeo”, ha aggiunto.
Relazione “urgente” dall’ad Sergio. In vista dell’incontro, Floridia ha appunto fatto sapere di aver chiesto all’ad Rai “una relazione urgente e dettagliata rispetto all’atteggiamento tenuto dall’azienda la sera dei risultati delle elezioni francesi”, per “poter esporre il contenuto della relazione a tutti i membri della commissione di vigilanza”.
“Al netto delle spiegazioni fin qui giunte, ha ribadito la presidente – in quota 5 Stelle – è del tutto inconcepibile che il servizio pubblico si sia reso protagonista di un simile “buco” proprio nelle ore cruciali di un evento globale seguito dai media di tutto il mondo e che ha trovato ampia copertura sulle Tv private italiane”. Rapida, da Viale Mazzini è arrivata una riposta alla richiesta, con la conferma – scrive Ansa – che la relazione verrà inviata entro venerdì 12 luglio.
La mancata copertura del voto in Francia – con la sconfitta di Le Pen – scatena una nuova tempesta sulla Rai. Le opposizioni chiedono le dimissioni di Petrecca, direttore di Rainews. E la segretaria Pd rimarca “hanno occupato militarmente la Rai”. “La Rai non è più un servizio pubblico. Il dubbio è legittimo: se avesse vinto Le Pen come tutti fino a dieci giorni fa si aspettavano, avremmo avuto la stessa cosa? Avremmo visto RaiNews che non copriva minimamente il risultato francese?”. Così la leader del Pd, Elly Schlein, ospite a ‘In Onda’ su La7, è intervenuta sulle polemiche seguite alla mancata messa in onda su RaiNews24 di uno speciale sui risultati delle elezioni in Francia.
Ma per la segretaria dem il problema va oltre, “è più generale”. “Noi più che chiamarla Tele Meloni cosa possiamo dire? Così non è più servizio pubblico: hanno occupato militarmente la Rai”. “Hanno sanzionato recentemente una giornalista libera che ha solo denunciato una imposizione ingiusta quando è stato censurato il monologo di Scurati e intanto assumono amici e parenti degli amici”, alludendo alla sospensione di Serena Bortone e al caso aperto per alcune assunzioni. “Allora così non è più servizio pubblico”, ha rimarcato.
Per poi tornare al caso Petrecca. “Chi dovrebbe dimettersi non è la vicedirettrice, è il direttore Petrecca che si dovrebbe dimettere”. A proposito del vicedirettrice, di turno domenica sera c’era Ida Baldi, che, aveva scritto AdnKronos poco prima dell’intervento di Schlein, avrebbe rimesso il mandato nelle mani del direttore Petrecca. “Non ci sono dimissioni”, ha ribattuto poi lo stesso Petrecca all’agenzia. “Ida Baldi era già scaduta a giugno, come altri due vicedirettori, ed è in regime di prorogatio”. Aggiungendo: “Baldi mi ha garantito per iscritto che sarà in servizio anche a luglio”.
Oltre a Schlein, sul caso sono intervenute varie voci politiche. La vicepresidente della commissione di Vigilanza, Maria Elena Boschi (Iv), ha annunciato di voler presentare un’interrogazione sul caso. I componenti dem della Commissione hanno parlato di una “conferma dell’inadeguatezza di Petrecca a ricoprire il ruolo di direttore di Rainews24”, chiedendone le dimissioni.
Gli esponenti M5s della Vigilanza hanno ipotizzato “sciatteria o malafede”, rilanciando i rumors – “Grave se è vero che nello show c’era la compagna di Petrecca” – mentre il capogruppo Dario Carotenuto ha parlato di “danno inquantificabile a immagine e credibilità dell’azienda” invocando il “licenziamento” per la scelta “semplicemente allucinante, quasi comica se non fosse tragica”.
Per Peppe De Cristofaro (Avs) Petrecca “non può fare il direttore del canale all news”. Il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi, commissario in Vigilanza ha cercato di smorzare i toni “Rainews ha dato un’ampia copertura alle elezioni francesi e all’esito del voto come dimostra la programmazione. Soffermarsi su un singolo episodio, decontestualizzarlo senza considerare quanto andato in onda prima e dopo, dimostra solo la strumentalità degli attacchi alla testata ed al direttore Petrecca”. E la maggioranza si è chiusa in difesa del direttore di Rainews24. Fdi ha tacciato la sinistra di avere una “ossessione patologica” nei confronti di Petrecca, la cui testata invece avrebbe dato “ampio spazio informativo” alle elezioni. Per Maurizio Gasparri (Fi) si tratta di “accuse strumentali”, rilanciando la “libera scelta del vicedirettore in turno”.
PS — Il Festival trasmesso al posto di uno speciale aveva tra le protagoniste la nuova fidanzata del direttore di RaiNews. Interrogativo: non è che questo continuo squalificare l’informazione Rai sia un modo per favorire Mediaset?