E’ morto Oliviero Toscani: lo ha annunciato la famiglia. “Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali”, si legge nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli.
Toscani, 82 anni, era ricoverato da venerdì 10 gennaio nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cecina (Livorno). I medici avrebbero rilevato una serie di danni ad alcuni organi vitali. Il grande fotografo non era più cosciente. La moglie Kirsti Moseng, ex modella norvegese che è legata a lui da 50 anni, aveva dichiarato: “Sembra una strada senza ritorno”.
Nella mattina di venerdì Toscani aveva lasciato in ambulanza, accompagnato dalla moglie, la sua casa di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, per il pronto soccorso dell’ospedale di Cecina, che dista una decina di chilometri. I medici hanno accertato un quadro clinico particolarmente grave e complesso, da richiedere l’immediato ricovero in Rianimazione.
Fotografo irriverente e geniale, che ha trasformato lo scandalo in arte, in cinquant’anni di carriera, con le sue campagne pubblicitarie (celebri e controverse quelle per Benetton), ha rivoluzionato il mondo della comunicazione. Un artista che ha sempre lottato con i suoi scatti e le sue campagne contro l’indifferenza.
Toscani aveva rivelato il suo calvario l’estate scorsa: “Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta da vivere”, aveva detto in un’intervista al “Corriere della Sera” il 28 agosto, dopo aver perso 40 chili in un anno. “La morte non mi fa paura, basta non provare dolore” aveva aggiunto.
Il suo autoritratto è esposto nel Corridoio Vasariano della Galleria degli Uffizi a Firenze.
Dal 1982 al 2000 ha creato l’immagine e l’identità di United Colors of Benetton, orientando la strategia di comunicazione verso messaggi di pace e di tolleranza, problemi sociali quali AIDS e pena di morte, integrazione e uguaglianza, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo. Nel 2018, per l’editore RCS Corriere della Sera, Toscani ha realizzato una collana di 40 volumi: Lezioni di fotografia di Oliviero Toscani.
Dopo più di cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio in Toscana, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni. “Dico sempre quel che penso, sono sempre stato un fotografo libero e senza padroni” ripeteva spesso.
I lavori di Toscani sono stati esposti alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano, al m.a.x.museo di Chiasso e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo.
Ha vinto numerosi premi come quattro volte il Leone d’Oro al Festival di Cannes, due volte il Gran Premio d’Affichage, il Gran Premio dell’UNESCO, il premio Creative hero della Saatchi & Saatchi e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo. L’Accademia di Belle Arti di Urbino gli ha conferito il premio Il Sogno di Piero. Ha ricevuto dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze il titolo di Accademico d’Onore e dall’Accademia di Perugia quello di Accademico di Merito.
Nel 2017 ha ottenuto le lauree ad honorem dall’Accademia di Belle Arti di Brescia e dalla Universidad Autónoma del Estado de Hidalgo, e nel 2018 dall’Università Delle Arti di Zurigo. Oliviero Toscani è socio onorario del Comitato Leonardo e dellaEuropean Academy of Sciences and Arts.
Le amiloidosi (come spiega il Centro per lo studio delle amiloidosi sistemiche nel portale dedicato) sono un gruppo di malattie rare causate dall’accumulo di proteine, prodotte dal nostro organismo, che si depositano negli organi vitali sotto forma di piccole fibre e li danneggiano. Si stima che ogni anno in Italia circa 800 persone si ammalino di amiloidosi sistemica.