Le cabine di cinque stabilimenti balneari sono state date alle fiamme ieri sera a Ostia. Intorno alle 21, i Vigili del Fuoco sono intervenuti sul lungomare Toscanelli e lungomare Duilio, per spegnere gli incendi. Le strutture coinvolte sono l’Arcobaleno, il Plinius, il Salus, il Vittoria e il Capanno. All’episodio accaduto nelle ultime ore, si aggiunge anche quello di lunedì scorso, in cui sono state bruciate le cabine degli impianti Le Dune e Belsito.
L’incendio, potrebbe avere un’origine dolosa: nella giornata di ieri infatti, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune di Roma contro la sospensiva del Tar al bando per le concessioni balneari nel X Municipio.
“C’è una persona che è stata fermata questa notte e attualmente è sotto indagine ed è stata ricondotta potenzialmente ai fatti che sono accaduti”. Lo ha detto il questore di Roma, Roberto Massucci, a margine del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. “Le indagini sono in corso, le attenzioni per il momento sono soltanto su questa persona e quindi aspettiamo che ci sia una risposta di tipo giudiziario”, ha aggiunto Massucci.
“Ci siamo riuniti subito per valutare la sicurezza a Ostia alla luce di questi episodi che si sono verificati tra la scorsa notte e i giorni scorsi. Sono episodi modesti che però hanno creato allarme e una immediata reazione. Ci sono delle attività in corso che hanno già avuto qualche esito”. Lo ha detto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, al termine del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica incentrato sugli incendi di ieri notte a 5 stabilimenti ad Ostia.
“Abbiamo constatato con le forze di polizia che Ostia, che è già oggetto di massima attenzione, non ha recrudescenze di reati, sono state fatte diverse operazioni e l’attenzione verrà mantenuta sempre molto alta anche perché è in corso una importante attività a tutto campo volta a migliorare la fruibilità di beni e servizi- ha spiegato Giannini- Su questo la prefettura e tutte le forze dell’ordine sono a fianco dell’amministrazione comunale”.
Il prefetto ha sottolineato che “c’è una grandissima attenzione su Ostia. Per capire una eventuale relazione tra gli incendi e i bandi per le concessioni demaniali “è necessario che le indagini abbiano ulteriori sviluppi e sono in corso ma bisogna anche dire che il segnale di oggi è che il fenomeno è stato subito affrontato con la massima determinazione e impegno perché le procedure dei bandi sono fatte nella massima legalità e andranno avanti”, ha concluso Giannini.
“Il messaggio è che i bandi continuano, che tutto questo non ha nessuna influenza, perché noi andremo avanti nella trasparenza e la legalità. Non siamo nelle condizioni di dire se l’incendio sia stato fatto per inibire i bandi, per reagire o semplicemente da parte di persone con uno squilibrio. C’è un’indagine, siamo assolutamente fiduciosi che la magistratura farà le indagini con la massima rigore e la massima attenzione”.
Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura a Roma dopo i roghi che ieri sera hanno interessato diversi stabilimenti balneari a Ostia, replicando all’osservazione che cinque di questi sono appena andati a bando a febbraio. “Quello che possiamo dire è che siamo con la massima serenità e fiducia e che lo Stato c’è, è unito, presente e si va avanti nella legalità e nella trasparenza sulla base delle procedure di legge e nulla potrà impedire di andare avanti- ha spiegato Gualtieri- Siamo assolutamente tranquilli, attenti e determinati sia a fare massima attenzione che a presidiare un territorio importante che ha diritto di avere forme di sviluppo, di progresso e di qualificazione come tutti i territori di Roma Capitale”.
“L’ordinanza del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del Comune di Roma, rappresenta un grave colpo per la stabilità delle imprese balneari del litorale romano e rischia di compromettere l’intera stagione estiva, in un anno cruciale come quello del Giubileo”. Lo dice Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Italia.
“Ci troviamo di fronte a una forzatura interpretativa che stravolge il senso della legge 118/2022: mentre la norma individua un periodo minimo di cinque anni per le concessioni, il Consiglio di Stato ipotizza che possa bastare un solo anno. Una decisione che alimenta confusione e instabilità nel comparto, proprio quando servirebbero certezze e programmazione”, aggiunge Maurelli.
“Il Tar del Lazio aveva giustamente rinviato a ottobre per entrare nel merito, invece oggi ci troviamo con un’ordinanza cautelare che rischia di mandare in tilt l’organizzazione del Giubileo del Mare e di compromettere l’offerta turistica internazionale della Capitale“, sottolinea. “È evidente che non esiste alcuna automaticità nell’uscita del vecchio gestore e nell’ingresso del nuovo, e con l’estate ormai alle porte il pericolo reale è che gli stabilimenti non siano operativi e che i servizi ai cittadini e ai turisti vengano fortemente compromessi- conclude Maurelli- in questo contesto, più che di una vittoria, si dovrebbe parlare di una ‘vittoria di Pirro’, che nessuna amministrazione comunale dovrebbe rivendicare, poiché mette a rischio circa 1.500 posti di lavoro e compromette la tenuta complessiva di un comparto economico strategico per il territorio. In una fase così delicata, è necessario esercitare massima responsabilità istituzionale, attendendo le necessarie regole d’ingaggio statali attraverso i decreti attuativi. Scelte affrettate e non coordinate generano solo caos”. (In collaborazione con l’Agenzia Dire – www.dire.it)