E’ cominciata l’invasione di Gaza con pesanti operazioni militari di Israele nella Striscia. L’esercito di Tel Aviv sta bombardando ininterrottamente la città palestinese, sia dal ciello, sia da terra e sia dal mare. Interrotte le comunicazioni, mentre la comunità internazionale teme un allargamento del conflitto alla Cisgiordania e nei paesi arabi dell’area Medioorientale.
“Abbiamo perso tutti i contatti coi nostri a Gaza da parecchie ore. Dai media veniamo a sapere che sono in corso le più pesanti operazioni militari dall’inizio della guerra, nel silenzio di tutti”. Le parole all’Agenzia Dire di Valentina Venditti, responsabile di Medioriente e Mediterraneo per il Ciss (Cooperazione internazionale sud sud) al momento in Italia, confermano quanto riporta Al Jazeera: un blackout delle telecomunicazioni scattato nel tardo pomeriggio è stato seguito da intensi raid sulla Striscia, in particolare nel nord e su Gaza City. Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha riferito una “più estesa operazione di terra” in serata, nonostante continui l’impegno per “salvare tutti gli ostaggi”.
Secondo fonti di stampa internazionale, i carri armati dell’esercito israeliano avrebbero iniziato a penetrare a est di Beit Hanoun e Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. I pesanti raid, come ha riferito ad Al Jazeera Nawaf Bin Mubarak Al Thani, analista di Affari esteri e della difesa del Qatar, “metteranno a rischio il lavoro di mediazione del Qatar” per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani, catturati il 7 ottobre.
“I bombardamenti delle forze israeliane, che si sono appena intensificati, sembrano essere preludio a una possibile invasione terrestre”, ha aggiunto Al-Thani. Fonti interne alla Casa Bianca hanno invece confermato alla Cnn che l’attuale operazione militare in corso invece non danneggerà i colloqui.