Il provvedimento disciplinare è stato assunto dal sovrintendente dopo avere chiesto spiegazioni ai tre musicisti che, con le loro dichiarazioni, secondo l’atto di contestazione, avrebbero causato un danno di immagine al teatro. In particolare ai tre orchestrali è stato contestato di non avere espresso le loro riserve, nel corso delle prove, ai primi strumenti e alla stessa direttrice d’orchestra, incrinando il rapporto con la Venezi. Il sovrintendente Peria sottolinea che in caso di altre critiche incorrerebbero in ulteriori e più pesanti provvedimenti disciplinari

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La vicenda. Dopo le critiche espresse dai tre sul giornale la polemica si era spostata proprio all’interno dell’ambiente degli orchestrali. Le prime parti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, infatti avevano “preso le distanze dalle affermazioni rese a titolo personale dai colleghi perché non corrispondenti alla realtà dei fatti”. Una posizione espressa con una nota redatta dopo una riunione.

Al centro delle polemiche i due concerti, che avevano fatto registrare il record di biglietti venduti nella replica del sabato pomeriggio al teatro Politeama Garibaldi di Palermo.  “La politica non c’entra – avevano spiegato i tre per non essere accomunati alle accuse di fascismo che erano piovute sulla direttrice d’orchestra – non sa proprio dirigere”.

Dura era stata da subito la replica del sovrintendente Andrea Peria Giaconia: “Non posso che dissociarmi drasticamente dal tono e dai contenuti di tali dichiarazioni e rinnovo la mia massima stima e solidarietà al direttore Beatrice Venezi. Resto sorpreso, al tempo stesso, dal singolare contrasto tra le opinioni dei tre professori d’orchestra e quelle dei loro colleghi e degli oltre duemila spettatori che hanno acclamato la Venezi nei suoi concerti al Politeama”.