“E’ una persona addirittura più bella dentro che fuori. Ha fatto un lavoro incredibile come premier, con una crescita e un’occupazione record. È onesta, vera, autentica”: così ha esordito Elon Musk, con una gaffe che non è sfuggita ai presenti e alla stampa, consegnando il “Global Citizen Award 2024” dell’Atlantic Council alla premier italiana Giorgia Meloni. Un premio che ha un risvolto politico vista la vicinanza dio Giorgia Meloni con il miliardario di origine sudafricana dopo l’affettuosa intesa con il presidente Joe Biden..
Elon Musk è uno dei primi sostenitori della campagna elettorale di Donald Trump e il tycoon ha offerto proprio a lui un ruolo nel caso di vittoria alle presidenziali di novembre. Quando a marzo Giorgia Meloni andò alla Casa Bianca per l’incontro bilaterale con Joe Biden, segnò un avvicinamento all’amministrazione democratica americana. A conclusione dell’incontro alla Sala Ovale a Washington, Biden si congedò dalla presidente del Consiglio italiano con un affettuoso bacio paterno sul capo.
Oggi con questo premio e con la consegna effettuata da Elon Musk c’è un riavvicinamento ai Repubblicani – così viene letto dagli analisti – anche per evitare che l’unico e forte interlocutore nei confronti di The Donald possa essere Matteo Salvini, la cui vicinanza al tycoon e il suo “sostegno” non sono mai stati messi in dubbio.
L’incontro a New York, in occasione del premio dell’Atlantic Council, è il terzo tra Musk e Meloni che si sono conosciuti per la prima volta a Palazzo Chigi e poi, lo scorso dicembre, sul palco di Atreju.
Starlink, che ha fornito la comunicazione Internet satellitare all’Ucraina in guerra e poi alla Romagna alluvionata lo scorso anno, potrebbe essere partner importante per controbilanciare l’influenza francese nell’industria spaziale europea, con applicazioni sia militari che civili in caso di blackout delle reti Internet terrestri. A ciò si aggiunge l’obiettivo, presente nei progetti del Pnrr, di dotare il Paese di una copertura a banda larga. Anche su questo, l’impresa di Musk potrebbe venire in soccorso per rimediare ai ritardi nazionali.
C’è poi SpaceX, di cui già oggi la Nasa non può fare a meno e che potrebbe essere l’asset di una partnership sovranazionale, proprio nell’ottica di promuovere rapporti con Leonardo e altri player del settore.
“In un tempo dominato dal caos l’Italia si schiera fermamente al fianco di chi difende la propria libertà e sovranità, non solo perché è giusto farlo, ma anche perché è nell’interesse dell’Italia e dell’occidente impedire un futuro in cui prevalga la legge del più forte”: così Giorgia Meloni ricevendo il premio.
Giorgia Meloni ha lodato i valori dell’Occidente (“di cui non dovremmo vergognarci”) ammonendo contro i rischi di “auto-sminuirsi” (con un “crescente disprezzo che ci porta a voler cancellare con la violenza i simboli della nostra civiltà, negli Stati Uniti come in Europa”) e, dall’altro, “di pretendere spesso di essere superiore agli altri”. “Il risultato? L’Occidente rischia di diventare un interlocutore meno credibile”.
“Come politico, hai fondamentalmente due opzioni: essere un leader o un seguace, indicare una rotta o meno, agire per il bene del tuo popolo o agire solo guidato dai sondaggi. Bene, la mia ambizione è guidare, non seguire” ha detto Meloni. “C’è una narrazione che i regimi autoritari si prendono molto cura (dei loro cittadini, ndr). Riguarda l’idea dell’inevitabile declino dell’Occidente, l’idea che le democrazie non riescano a mantenere le promesse. Un esercito di troll e bot stranieri e maligni è impegnato a manipolare la realtà e a sfruttare le nostre contraddizioni. Ma ai fan di regimi autoritari, lasciatemi dire molto chiaramente che difenderemo i nostri valori”.
“Il cosiddetto Sud globale chiede più influenza. Le nazioni in via di sviluppo che sono ormai ampiamente consolidate collaborano autonomamente tra loro. Le autocrazie stanno guadagnando terreno sulle democrazie e rischiamo di assomigliare sempre di più a una fortezza chiusa e autoreferenziale”. “In Italia, per invertire questa rotta, abbiamo deciso di lanciare il piano Mattei per l’Africa, un modello di cooperazione paritaria per costruire con i Paesi africani un partenariato nuovo e duraturo”.
“L’Intelligenza artificiale è un fenomeno di cui temo non si abbia ancora sufficiente consapevolezza – ha dichiarato Meloni. – L’IA è soprattutto un grande moltiplicatore ma la domanda a cui dobbiamo rispondere è: che cosa vogliamo moltiplicare? Se fosse usato per curare malattie oggi incurabili, allora contribuirebbe al bene comune. Ma se fosse, invece, usato per divaricare ulteriormente gli equilibri globali, gli scenari sarebbero catastrofici. Le macchine non risponderanno a questa domanda, noi possiamo farlo. Dobbiamo mantenere l’uomo al centro”.