venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

“PRESIDENTE, NON FIRMI”

Approvata la legge di delegazione Ue che contiene il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare. Appello della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) al presidente della Repubblica: “Non firmi norme che possono rappresentare un attacco al diritto di essere informati”. Una legge che favlorisce i colletti bianchi, coloro che nel grigio delle loro attività non hanno mai interesse che vengano divulgate notizie che le metterebbero a rischio.

Con 93 voti favorevoli, 29 contrari e 25 astenuti l’aula del Senato ha approvato la legge delega al governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea.

Il provvedimento, nato su iniziativa del ministro per gli Affari Ue, Fitto, approvato dalla Camera lo scorso 20 dicembre, è formato da 19 articoli, e fa riferimento a 10 direttive e 7 regolamenti Ue, che spaziano dalla cybersicurezza alla presunzione di innocenza, dalla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni fino alla parità di retribuzione tra i generi, passando per la lotta contro i gas serra e il salario minimo.

Nel testo anche la norma che introduce il divieto di pubblicazione, né integralmente né per stralci, delle ordinanze di custodia cautelare, finita al centro di polemiche e ribattezzata dalle opposizioni “legge bavaglio”. La convinzione è che metterebbe a rischio la libertà di stampa.
A difenderla è invece Azione, che ne vanta la paternità, essendo il frutto di un emendamento riformulato alla Camera dal calendiano Enrico Costa in chiave più esplicita e restrittiva. (In collaborazione con primaonline.it)

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