mercoledì 4 Dicembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

PREZZI E TARIFFE / Caffè, voli e multe stradali: in arrivo forti aumenti

C’è il rischio fondato che la tazzina di caffè, entro poche settimane, schizzerà a due euro. L’allarme arriva da Assoutenti che parla del caffè Arabica ai massimi dagli anni Settanta. Il rialzo delle quotazioni si ripercuoterà su listini al pubblico. Nel primo semestre 2024 prezzo medio espresso già a 1,19 euro, +16% in 3 anni.

Le quotazioni del caffè: con l’Arabica che sulla piazza di New York ha raggiunto i 3,19 dollari per libbra con un rialzo del 70% da inizio anno, mentre il Robusta segna i valori più alti dagli anni Settanta.

“Le forti tensioni che hanno investito le quotazioni del caffè si ripercuoteranno sui listini praticati al pubblico, portando a inevitabili ritocchi al rialzo per la classica tazzina servita al bar, ma anche per il cappuccino – spiega il presidente Gabriele Melluso – Negli ultimi anni l’espresso ha subito continui aumenti di prezzo, al punto che nel primo semestre del 2024 il prezzo medio nelle principali città si è attestato a 1,19 euro rispetto a 1,03 del 2021, con un rincaro del +16,1% in tre anni. Per non parlare del caffè consumato al tavolo, che in alcune zone d’Italia a forte vocazione turistica può arrivare anche a 5 euro ”.

I nuovi record toccati dalle quotazioni del caffè rischiano di far diventare sempre più reale e vicina l’ipotesi della tazzina a 2 euro paventata pochi mesi fa dai produttori: ipotesi che determinerebbe una stangata per le tasche dei consumatori e che provocherebbe una modifica radicale nelle abitudini degli italiani, considerato che in Italia vengono serviti nei locali pubblici circa 6 miliardi di caffè all’anno, generando un giro d’affari di circa 7 miliardi di euro” – conclude Melluso. Ma il Natale ci consegna, com’è nella tradizione, un incremento delle tariffe dei voli aerei che, in alcune tratte nazionali toccano i 600 euro a passeggero.

Ma è in arrivo anche una stretta sulle multe stradali: è scaduto il termine entro cui il governo deve varare l’aggiornamento biennale delle sanzioni. Lo afferma Assoutenti, che ricorda come in base all’art. 195 del Codice della strada “La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.

Lo stesso articolo stabilisce inoltre un termine preciso per gli adeguamenti: “All’uopo, entro il 1 dicembre di ogni biennio, il Ministro della giustizia, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti, fissa, seguendo i criteri di cui sopra, i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1 gennaio dell’anno successivo”.

L’aggiornamento delle multe era stato sospeso dal governo fino a fine 2024 attraverso la legge di bilancio del 2023, in considerazione dell’emergenza energia e della pandemia Covid.

Un eventuale adeguamento biennale dovrebbe portare gli importi delle sanzioni a salire attorno al +6% a partire dal prossimo 1 gennaio – spiega Assoutenti –  Considerando anche gli arrotondamenti previsti dalla norma, l’attuale multa prevista dal Codice per la strada per uso del cellulare alla guida passerebbe da 165 a 175 euro (+10 euro); tuttavia col nuovo Codice varato dal governo e che dovrebbe entrare in vigore a metà dicembre, l’importo minimo di tale infrazione passa a 250 euro, che diventerebbero 265 euro (+15 euro) nel caso in cui l’aumento del 6% si applicasse anche alle novità previste dal nuovo Codice della strada.

La multa per divieto di sosta salirebbe a gennaio da 42 a 45 euro (+3 euro), quella per attraversamento con il semaforo rosso da 167 a 177 euro (+10 euro). Il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 km/h passerebbe da 173 a 183 euro (+10 euro), mentre se si superano i limiti da 40 a 60 km/h la sanzione sale da 543 a 576 euro (+33 euro); la multa arriverebbe a 896 euro in caso di superamento dei limiti di velocità per oltre 60 km/h (+51 euro). Tuttavia il nuovo Codice porta la sanzione per superamento dei limiti tra 10 e 40 km/h a 173 euro (183 euro con aggiornamento del 6%, +10 euro), e se la violazione avviene all’interno di un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la multa parte da 220 euro (233 euro con eventuale adeguamento, +13 euro).

Nel caso in cui si volesse recuperare l’intero periodo di mancato aggiornamento delle sanzioni, che va dal 2020 al 2024 (e quindi non solo l’ultimo biennio), il rincaro per gli automobilisti, stando all’ultimo dato sull’indice Foi dell’Istat, sarebbe addirittura del +17,6%

“E’ importante perseguire le violazioni stradali che mettono a rischio la sicurezza pubblica, ma non è certo incrementando gli importi delle multe che si garantirà maggiore sicurezza sulle nostre strade – afferma il presidente Gabriele Melluso – Allo stesso modo siamo certi che un piano educativo biennale nelle scuole superiori rivolto alla sicurezza stradale possa dare più risultati di un aggiornamento delle sanzioni amministrative. Per questo rivolgiamo un appello al governo Meloni affinché blocchi l’aggiornamento delle sanzioni così come fatto per gli ultimi due anni, ed eviti l’ennesima stangata a carico degli automobilisti italiani”.

 

 

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