Terremoto politico in Israele: Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa e della Guerra Yoav Gallant, sostituendolo con l’attuale ministro degli Esteri Israel Katz, un falco della Destra israeliana.
Pronta e massiccia la reazione degli israeliani che hanno inscenato una manifestazione di protesta davanti all’abitazione del primo ministro con cariche della polizia che ha tentato di disperdere i tanti manifestanti.
Gallant è un rivale di lunga data del primo ministro all’interno del partito Likud e nonostante Israele sia in guerra, adducendo come motivo la mancanza di fiducia reciproca: “Purtroppo, anche se nei primi mesi della guerra c’era fiducia e c’era un lavoro molto fruttuoso, negli ultimi mesi questa fiducia si è incrinata”, ha affermato Netanyahu che ha rimpiazzato Katz agli Esteri con Gideon Sàar. “La sicurezza dello Stato di Israele è stata e rimarrà sempre la missione della mia vita”, è stato il messaggio di addio di Gallant che sarebbe stato informato della rimozione solo dieci minuti prima dell’annuncio.
Tra i motivi del clamoroso dissenso, a detta dello stesso Gallant, la richiesta di una trattativa con Hamas per il rilascio degli ostaggi e l’estensione del servizio militare agli ultraortodossi, gli unici in Israele a non essere obbligati alla ferma di leva, quindi a combattere.