lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

REDDITOMETRO / Dietrofront di Giorgia Meloni: no al Redditometro

Giorgia Meloni stoppa il decreto fel viceministro della Finanze, Leo, sul ritorno al redditometro. Un dietrofront arrivato dopo la presa di posizione contraria al provvedimento di Forza Italia e della Lega.
Questi i contenuti del decreto che reintroduce il Grande Fratello fiscale, da sempre inviso alla Destra

  1. Da sempre osteggiato dal centrodestra, il redditometro, il Grande Fratello delle imposte, torna all’improvviso nella politica del governo sugli accertamenti fiscali e nella vita quotidiana degli italiani. Un lungo elenco di voci, stando al decreto del viceministro dell’economia, sarà utilizzato per verificare i guadagni dei contribuenti. In pratica non ci sarà una spesa per un acquisto o per un  servizio che potrà sfuggire al Fisco.

Visite, bollette, spese per il telefono, ma anche per piante e fiori. Sono tante le voci che l’amministrazione potrà utilizzare per verificare il reddito (presunto) dei contribuenti. L’analisi partirà dai redditi 2016 (dovrebbe riguardare quelli dal 2018 in poi) e terrà conto degli elementi già presenti nell’anagrafe tributaria. Oppure di un livello minimo di spesa. Ma da Lega e Forza Italia si leva il “no” a un ritorno alla vecchia misura del redditometro, spaccando la maggioranza di governo su un argomento da sempre cavallo di battaglia delle critiche di Destra.
Ecco come funziona e quello che verrà preso in esame.

Il Fisco torna a mettere sotto la lente le capacità di spesa dei contribuenti per risalire ai loro redditi. Scatta di nuovo il possibile utilizzo del redditometro, strumento usato per risalire al reddito presunto dei contribuenti-persone fisiche. Era stato sospeso nel 2018 e il decreto che lo riattiva a partire dai redditi 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato da viceministro all’Economia, Maurizio Leo.

La notizia ha diviso la maggioranza di governo. Il firmatario del provvedimento, Maurizio Leo, chiarisce: “Non c’è nessun ritorno al vecchio redditometro. Il decreto ministeriale pubblicato in questi giorni in Gazzetta mette finalmente dei limiti al potere discrezionale dell’amministrazione finanziaria di attuare l’accertamento sintetico”. Per Fratelli d’Italia si tratterebbe di una limitazione del raggio d’azione del contestato sistema anti evasione.

Medicinali, visite, bollette, spese del mutuo e per il telefono, fino a quelle per piante e fiori o per mantenere un cavallo: c’è di tutto

L’amministrazione legge i dati e presume un reddito. Chiede spiegazioni. I contribuenti avranno facoltà di difendersi e di dimostrare che il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta. Si potrà anche eccepire che le spese attribuite hanno un diverso ammontare e che la quota del risparmio utilizzata per consumi ed investimenti si è formata nel corso di anni precedenti.

Il lungo elenco allegato al provvedimento parte dai consumi di generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature: in questo caso viene preso in considerazione il valore della soglia di sussistenza della voce corrispondente individuata dall’Istat in assenza di dati presenti nel Sistema informativo dell’Anagrafe. Cioè in assenza di dati certi si presume una certa soglia di spesa.

Si prendono poi in considerazione le spese per il mutuo o per pagare l’affitto, l’eventuale canone per il leasing immobiliare e le relative spese per pagare acqua e condominio e anche le spese per la manutenzione o per eventuali agenti immobiliari. Quasi tutti gli investimenti sono presi in esame: dalle azioni ai francobolli. Chiaramente anche l’oro.

Ci sono poi le spese per combustibili ed energia. L’amministrazione potrà prendere in esame anche se si è in possesso o meno di un riscaldamento centralizzato. Ma anche la lavatrice nuova potrebbe rientrare: saranno infatti verificate anche le spese per mobili, elettrodomestici e servizi per la casa. Non sfuggono neanche i collaboratori domestici e altri beni e servizi per la casa (biancheria, detersivi, pentole). Poi le spese per la sanità a partire da medicinali e visite mediche.

Si prenderanno in considerazione le spese per assicurazione per la responsabilità civile, incendio e furto per auto, moto, caravan, camper, minicar e anche il pagamento del bollo. Lo stesso sarà per aerei e natanti insieme ai costi di manutenzione (pezzi di ricambio, ad esempio). Rientrano anche le spese per tram, autobus, taxi e altri trasporti.

Un nuovo cellulare e le relative bollette potranno essere all’esame insieme alle spese per l’istruzione. In questo caso si terrà conto di quelle per libri scolastici, tasse scolastiche, rette e simili per: asili nido, scuola per l’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria, corsi di lingue straniere, corsi universitari, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami, scuole di specializzazione, master. E non sfuggono neanche i soggiorni di studio all’estero o gli affitti degli universitari.

Si verificheranno le spese per giochi e giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali e riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, televisione ed internet, lotto e lotterie, piante e fiori, riparazioni radio, televisore, computer. Non sfuggono abbonamenti pay-tv, attività sportive e cavalli mantenuti. Si guarda anche alle spese veterinarie per gli animali domestici. E ancora gli assegni al coniuge, la bigiotteria, il barbiere, il parrucchiere.

In ultima analisi il Fisco prenderà in esame tutte le spese del contribuente. E se sbaglia valutazione? Semplice, si potrà fare ricorso (si può anche oggi, lo si può fare da sempre) con i tempi lunghi che certe procedure richiedono.

IL GOVERNO. Mai nessun “grande fratello fiscale” sarà introdotto da questo governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune. L’attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell’Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar”. Lo scrive sui social la presidente del consiglio, Giorgia Meloni. “Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini. Sull’ultimo decreto recentemente varato dal Mef, che negli intendimenti delimita l’azione di verifica dell’amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il vice ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli”, ha aggiunto. Ma la nuova edizione del redditometro, pur con “paletti ben precisi” a “garanzia dei contribuenti”, ha creato scompiglio nella maggioranza.

 

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