Sorprese nelle elezioni regionali dell’Abruzzo, il 10 marzo, e della Sardegna, domenica prossima 25 febbraio: sono quelle che preannunciano un sondaggio, che nel caso abruzzese porta la firma della SWG, e una manifestazioni d’intenti in Sardegna ricavata dalla stampa internazionale. In entrambi i casi, emerge un orientamento soprendente nell’opinione degli elettori delle due regioni: il recupero dei candidati del Campo Largo di centrosinistra.
SARDEGNA. Da The Voice of New York si legge che da una manifestazione di intenti condotta da un sito italiano che fa riferimento a fonti attenbili la candidata dell’alleanza Partito democratico-M5S-liste civiche e di sinistra, Alessandra Todde, sarebbe in recupero su Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia e altri di centrodestra, con l’ex presidente sardo Renato Soru, anch’egli del centrosinistra, staccato sulla coppia che lo precede. Essendo vietato dalla legge diffondere i sondaggi nelle due ultime settimane di campagna, nessuno ha confermato o smentito ufficialmente la notizia, perché farlo – in un senso o nell’altro – avrebbe comunque rivelato la tendenza degli elettori. Ecco perchè pubblichiamo la manifestazione di intenti fondata sulla partecipazione spontanea degli utenti.
ABRUZZO. Ma il dato più soprendente arriva dall’Abruzzo, il vero test politico di questa tornata. Due sono i candidati a contendersi la guida della Regione: il presidente uscente Marco Marsilio, per il centrodestra e lo sfidante di centrosinistra Luciano D’Amico.
Il presidente uscente Marco Marsilio (Fdi) corre per un secondo mandato. Lo sostengono liste di FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, UdC-DC con Rotondi e Marsilio Presidente. Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo e presidente di Tua (Trasporto unico abruzzese) è sostenuto da PD, M5S, Azione, AVS-DemoS, Italia Viva-Psi-+Europa e Abruzzo Insieme.
Ebbene, nella campagna elettorale per il voto del 10 marzo irrompe il sondaggio dell’Istituto demoscopico Swg, secondo il quale il Campo Largo del centrosinistra è al 44,2% e supera, per la prima volta, la coalizione di centrodestra che è 43,9%. Segno del recupero del centrosinistra in queste ultime settimane.
Il sondaggio del 9 febbraio è stato accolto con entusiasmo dalla coalizione che sostiene D’Amico e che rappresenta un laboratorio nazionale in virtù dell’alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 stelle.
A detta del centrosinistra, Swg smentirebbe il sondaggio commissionato da Fdi, Emg Different, per il quale il centrodestra di Marsilio risulta essere in vantaggio di ben 9 punti, al 54% contro il 46% del centrosinistra di D’Amico, bollato come un sondaggio “taroccato” dal deputato dem Luciano D’Alfonso e dal candidato del Pd, consigliere regionale uscente, Pierpaolo Pietrucci, il quale ha rivelato che “in realtà il centrodestra ha un altro sondaggio, che si guarda bene dal rendere noto, che attesta invece un vantaggio di D’Amico. E questo spiega il loro crescente nervosismo”. (Nella foto da Il Centro i due sfidanti: D’Amico e, a destra, Marsilio)
Un altro sondaggio per l’Abruzzo (pubblicato il 19 febbraio) condotto da BiDiMedia attribuisce a Marsilio ancora un vantaggio di 5 punti su D’Amico: 52,6% contro il 47,4%. Non i 9 punti percentuali di cui parla Fratelli d’Italia.
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SONDAGGIO NAZIONALE. Lo stesso Pietrucci commenta il sondaggio nazionale: “Oramai è cambiato il vento, si percepisce girando nel territorio, non solo in Italia, ma anche in Abruzzo che è un laboratorio politico, e sta funzionando l’unificazione di tutte forze democratiche anti-sovraniste”.
L’indagine nazionale Swg ha raccolto l’opinione di 1.200 soggetti maggiorenni con 4.293 non rispondenti, tra il 31 gennaio e il 5 febbraio con un campione stratificato per zona, età e sesso, e con un margine di errore quantificato del 2,8%.
Il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni resta al comando nelle intenzioni di voto, al 28,1%, ma cede rispetto al 29 gennaio scorso lo 0,4% dei consensi. Il Partito democratico guidato da Elly Schlein si assesta al 20% con un più 0,5% rispetto al mese scorso. Fermo al 15,9% come l’ultimo rilevamento di gennaio il Movimento 5 Stelle, mentre la Lega passa dall’ 8,7% all’8,5% perdendo lo 0,2%. Forza Italia cresce dello 0,1% e si attesta al 7,3% e Azione resta al 4,3%. Verdi e sinistra europea superano la soglia del 4% dello 0,1%. Il sondaggio, va sottolineato, non prende in considerazione Noi Moderati, Udc nel campo del centrodestra, Italia viva e Sinistra Italiana nel centrosinistra. Resta alta la parte di potenziali elettori che non si esprimono, 36%.