giovedì 31 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Market di guerra: dal Maggiolino ai carrarmati

Un tempo gli italiani compravano dalla Germania il Maggiolino della VW, oggi centinaia di carrarmati e cingolati al modico prezzo di 20 miliardi di euro.
L’italiana Leonardo e la tedesca Rheinmetall hanno siglato un memorandum d’intesa per la costruzione dei nuovi carri armati e dei nuovi veicoli corazzati per l’Esercito italiano che sarà il primo cliente. Le due aziende hanno annunciato un accordo preliminare (Memorandum of Understanding) per la creazione di una nuova società in cui avranno ognuna il 50% delle quote. Questa joint venture si dedicherà alla sviluppo e alla commercializzazione di un nuovo carro armato, chiamato Main Battel Tank (Mbt), e di una nuova piattaforma di veicoli di fanteria, chiamata Lynx, per il programma Armoured Infantry Combat System (AICS) dell’Esercito italiano.

Le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione dei mezzi, le attività di consegna e il supporto logistico saranno realizzati in Italia con una quota italiana del 60%, spiegano le due aziende. Sarà in Italia anche la sede della società. Secondo indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore, che martedì aveva anticipato la notizia, si prevedono commesse per 20 miliardi di euro in dieci anni per produrre 280 carri armati  e mille cingolati. Cifre simili le ha riportate anche il quotidiano tedesco Handelsblatt, scrivendo che il governo italiano sarebbe pronto a fare un mega ordine di carri armati e blindati a Rheinmetall, per 20 miliardi di euro su 15 anni.

«Vogliamo stabilire insieme nuovi standard e aprire le porte a una nuova generazione di tecnologie all’avanguardia per veicoli da combattimento, in e per l’Europa» ha commentato Armin Papperger, ceo di Rheinmetall, che è la più grande impresa tedesca del settore della Difesa. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo. ha aggiunto che «le sinergie industriali e tecnologiche tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare carri armati e veicoli di fanteria all’avanguardia. Consideriamo questo accordo un contributo fondamentale verso la creazione di uno spazio della difesa europeo».

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