Agricoltori sul piede di guerra in Germania contro la politica del governo di Olaf Scholz e i tagli dei sussidi per il settore. Hanno bloccato il Paese con una settimana che si preannuncia difficile per via delle nuove proteste e dei blocchi stradali che andranno oltre la giornata odierna in più città con vbarie manifestazioni a cui si sono associati anche rappresentanti dei trasportatori.
Molte strade del Paese, anche autostrade, sono bloccate. I coltivatori hanno raccolto i loro trattori anche davanti la Porta di Brandeburgo, a Berlino. Sono oltre 560 i trattori di agricoltori giunti questa mattina sulla Strada 17 giugno davanti alla Porta. Camion e rimorchi sono stati dispiegati nel cuore della città, sul viale che dalla Porta conduce alla Colonna della Vittoria nel Tiergarten.
“Senza agricoltura non c’è futuro”, è uno degli slogan degli attivisti scesi in piazza. Nello Stato del Meclemburgo-Pomerania, gli agricoltori e i trasportatori – che protestano contro l’aumento dei pedaggi – hanno bloccato le rampe di accesso alle autostrade con centinaia di trattori. Anche a Dresda, in Sassonia, alcuni accessi alle autostrade sono inaccessibili. Nel distretto di Cloppenburg, nel nord ovest della Bassa Sassonia, 40 mezzi hanno bloccato una strada a largo scorrimento.
Sempre in Bassa Sassonia, in seguito alle proteste degli agricoltori, la produzione nello stabilimento Volkswagen di Emden si è fermata. “La produzione è ferma per oggi”, ha detto un portavoce della Volkswagen, come riporta la Frankfuerter Allgemeine Zeitung, spiegando che le vie di accesso verso lo stabilimento sono state bloccate dalle proteste e non è quindi possibile per i dipendenti recarsi al lavoro.
Il governo ha anticipato la cancellazione degli agevolazioni fiscali sull’acquisto di combustibile diesel per l’agricoltura e le esenzioni per i mezzi agricoli nel quadro della proposta correttiva di bilancio per fare fronte al ‘buco’ di 17 miliardi di euro aperto dal no della Corte costituzionale all’impiego di fondi destinati al contrasto del Covid e avanzati per l’attuazione delle politiche ‘verdi’.
“Chiediamo alla cittadinanza di comprendere. Non vogliamo perdere il grande sostegno e la solidarietà che stiamo ricevendo da ampi settori della società”, ha detto il presidente dell’Associazione tedesca degli agricoltori, Joachim Rukwied. Una parte dei previsti tagli ai sussidi al settore agricolo sono stati ritirati la scorsa settimana dal governo Scholz, ma i coltivatori chiedono di più. Il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, ha ammonito in un video social dall’uso della protesta da parte di estremisti, con la presenza di “fantasie di sovvertimento”.
Negli ultimi giorni è già stato sottolineato da diversi media tedeschi come la protesta possa essere infiltrata da gruppi di estrema destra. Anche l’Ufficio per la protezione della costituzione del Land Baden-Württemberg sottolinea la possibilità. Dopo le tensioni nello Schleswig-Holstein di giovedì scorso, con il blocco di un traghetto su cui si trovava proprio il ministro Habeck, la polizia ha invitato tutti a manifestazioni pacifiche.