I Coma_Cose in versione Al Bano e Romina, la conferma di Joan Thiele, la street song di Shablo & Friends e gli altri cantanti che hanno interpretato per la seconda volta i loro pezzi. Ecco i voti ai 14 cantanti della terza serata del Festival assegnati dalla redazione di Rolling Stone Italia, l’autorevole magazine di musica e spettacolo.
Febbre
Clara
Non sappiamo se Febbre, scritta tra gli altri anche con Madame, avrà il successo radiofonico di Diamanti grezzi, ma sul palco dell’Ariston Clara fa il suo. Forse martedì era più carica, le diamo 6,5 con voglia di crescita.
C’è del Rimmel in questa canzone e del resto nel repertorio di Brunori ci sono sempre state pennellate di De Gregori. Anche al secondo ascolto s’apprezza il gusto per la parola e il tono tenero ma non sdolcinato. Avercene.
Amarcord
Sarah Toscano
Amarcord è un electro pop generico, ma lei lo “porta” con convinzione. E poi ha appena computo 19 anni, di tempo per costruire un suo percorso e mettere a fuoco la sua personalità di cantante ne ha. La riascolteremo, come direbbe lei, in un club il sabato.
Tra le mani un cuore
Massimo Ranieri
A 73 anni ha una voce forte, credibile, imperiosa che certi cantanti con un terzo dei suoi anni si sognano. La canzone scritta anche da Tiziano Ferro e Nek è un melodramma pop per over 60. Massimo rispetto per Massimo Ranieri.
Eco
Joan Thiele
Altra stilosissima prova in bilico tra italianità d’altri tempi, quella delle colonne sonore di Umiliani, Piccioni, Morricone, e retromania Y2K, alla Goodnight Moon per chi la ricorda, con cadenze contemporanee e un ritornello senza tempo. Potrebbe scandire meglio il testo dedicato al fratello e alla loro famiglia complicata (come se ne esistessero di normali), ma resta tra le nostre favorite. (Nella foto)
La mia parola
Shablo feat Guè, Joshua, Tormento
Chissà che cosa avrà pensato la casalinga di Voghera (sarà ancora viva?) ascoltando e vedendo un concorrente che non canta, ma sta dietro alla console, un coro gospel, tre rapper di varie generazioni che interpretano una “street song”. I quattro sono qui per ricordarci da chi e da dove viene il rap italiano, quello classico. Metti mai che funzioni anche come promemoria per chi s’improvvisa stornellatore.
Se t’innamori muori
Noemi
Da qualche anno ormai Noemi è una presenza costante e rassicurante del Festival. L’Ariston è una seconda casa per le sue ballate più tradizionali come questa scritta da Mahmood, Blanco e Michelangelo a cui aggiunge la sua spinta vocale che le dà corpo e credibilità.
Balorda nostalgia
Olly
Balorda nostalgia è tra le canzoni di Sanremo 2025 più ascoltate in streaming. Il tono colloquiale e casual, come del resto lo stile canoro ben poco addomesticato di Olly, la rende accessibile e senza pretese, una vignetta post adolescenziale senza trucchi, né effetti speciali, a parte la camminata in platea furbetta. Ma 23 anni non sono pochi per provare nostalgia, foss’anche d’un amore?
Cuoricini
Coma_Cose
Felicità non è più un bicchiere di vino con un panino, ma vivere una relazione senza gli emoji. Un po’ Al Bano e Romina e un po’ Ricchi e Poveri, e in un passaggio alla Tananai, la canzonetta non viene riscattata dall’idea sottostante (“Cuoricini persino sotto alla notizia ‘Crolla il mondo’”), con cui gioca in modo sfacciatamente ammiccante e furbissimo. I due però sul palco all’Ariston hanno sempre una bella presenza e quindi… cuoricini per loro.
Non ti dimentico
Modà
C’è una canzone sanremese enfatica e conservatrice che resiste. I Modà rappresentano bene questo vecchio (loro forse direbbero senza tempo) romanticismo che declinano in chiave pop-rock. Qui il cultural divide è insormontabile.
Damme ’na mano
Tony Effe
Un po’ come certi (ehm) imprenditori che vanno all’estero per ripulire il denaro, Tony Effe è andato a Sanremo per ripulirsi l’immagine. Organizzando il suo concerto di Capodanno aveva già vinto. È voluto andare oltre per piacere anche alle mamme con una canzone pasticciata in cui il rapper si trova inevitabilmente fuori ruolo. “Non so fare l’attore”, canta e forse è vero, perché qui recita maluccio, in tutti i sensi.
Lentamente
Irama
Irama iramizza una canzone scritta tra gli altri con Blanco e Michelangelo, (un po’ si sente). Al primo ascolto questo drammone sentimentale, con Irama che invita il pubblico dell’Ariston a cantare, ha colpito per le potenzialità di vittoria. Al secondo ascolto mostra di non avere null’altro da offrire se non la sua spudoratezza.
Viva la vita
Francesco Gabbani
Ribadiamo: a una canzone che esprime un senso di gratitudine verso l’esistenza bisogna metterci del “fuoco dentro” (cit), della vita, qualcosa che lasci il segno. Che è il motivo per cui a questo “tu lo sai quello che sento, è vivere davvero ogni momento” preferiamo il “vivere davvero ogni momento, con ogni suo turbamento, e come se fosse l’ultimo”. Al pubblico dell’Ariston però piace da matti.
Chiamo io chiami tu
Gaia
Sia martedì sera, quand’ha aperto il Festival, sia stasera è apparsa un po’ statica anche vocalmente, forse tesa. E invece questa canzone, che ha la leggerezza di un sabato sera ma anche il filo di malinconia di un lunedì mattina, per decollare ha bisogno di una bella “spinta”.
LA SECONDA SERATA DI MERCOLEDI’ 12
Quale sarà il futuro dei Maneskin? Interrogativo lecito dopo che a Sanremo 2025 Damiano David e Victoria De Angelis sono separati al teatro Ariston. Dopo l’apprezzata e applaudita esibizione del frontman dei Maneskin, ospite della seconda serata, la bassista Victoria. bassista e volto femminile dei Maneskin, la band dei record nata a Roma circa dieci anni fa.
Una delle ultime volte in cui sono apparsi insieme è stato agli Mtv Music Video Awards 2023, dove si sono aggiudicati il premio “best rock” con il video del brano “The Loneliest”. Un anno dopo lo scenario cambia: allo stesso evento partecipano da soli Damiano e Victoria, presenti sul red carpet separati. Ognuno per conto proprio, pronto a spiccare il volo individualmente.
Proprio in occasione del VMA 2024 i due, intervistati singolarmente, avevano voluto rassicurare i fan sul futuro dei Maneskin e Damiano David aveva addirittura annunciato che la band era al lavoro a nuove canzoni, dopo l’ultimo album Rush!, uscito nel 2023.
Nell’ultimo anno, invece, la carriera artistica dei Maneskin, si è fermata. Che sia una pausa o un addio per ora non è dato sapere. Di certo è evidente che il percorso artistico dell’iconico frontman e della bassista di origini danesi, riscuote consensi e riconoscimenti globali.
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Il 9 settembre 2024 Damiano David pubblica un video che fa intuire che qualcosa sta succedendo. Un video breve di cui è unico protagonista. Degli altri componenti della band non c’è traccia. Da lì a poco l’uscita del primo singolo da solista Silverlines, seguito da Born With a Broken Hearth, cantano anche a Sanremo, e successivamente la cover Nothing Breaks Like a Heart. Nei brani del nuovo Damiano nessuna traccia delle sonorità dei Maneskin, ma melodie e sound totalmente diversi.
I tanti fan si allarmano, ma il cantante li rassicura dichiarando: “È tutto ok. Siamo amici come prima. È una pausa, è un Erasmus”. Di fatto, dopo l’uscita di “Born With A Broken Heart”, secondo brano del nuovo progetto solista del cantante, arriva l’annuncio di un suo tour mondiale che partirà l’11 settembre 2025 da Varsavia e toccherà quasi tutti i continenti. Per ora insomma la band resta in stand-by.
Nel frattempo anche la vita privata di Damiano David, è sempre più distante dalla band. Il cantante è legato, infatti, a Dove Cameron, sua fidanzata, attrice e cantante statunitense, diventata famosa per aver interpretato un doppio ruolo nella serie Disney per ragazzi Liv e Maddie e per essere stata la figlia di Malefica in Descendants. La sua nuova vita è sempre più centrata in America.
Damiano David non è stato il primo membro dei Måneskin a intraprendere una carriera solista. La bassista Victoria de Angelis, anche produttrice, lo ha preceduto, trascorrendo la primavera e l’estate 2024 fra tour come dj, mix come Miss B1tch 2.0 e finendo poi per pubblicare il singolo Get Up Bitch!, in collaborazione con la popstar Anitta. Anche in questo caso, un progetto che non ha niente a che vedere con l’universo sonoro vintage rock dei Maneskin.
Parallelamente la bassista di orgini danesi ha intrapreso da tempo un percorso di collaborazione con artisti di fama internazionale come i Duran Duran, con i quali ha suonato nella cover di “Psycho Killer” dei Talking Heads, i quali l’hanno voluta con loro anche sul palco dell’Ariston stasera.
Intervistata, Victoria ha parlato della sua nuova esperienza: “Sto facendo un tour e lo adoro, mi sto divertendo tantissimo” ha affermato parlando del tour nei club di musica elettronica, che “è così diverso da ciò a cui sono abituata: è una boccata d’aria fresca, molto stimolante”.
Di recente, però, la bassista ha anche ammesso che all’inizio non è stato facile allontanarsi dai Maneskin, a cui è legata non solo da un legame artistico e lavorativo ma anche affettivo visto che i quattro si conoscono da sempre. “Con la band siamo molto legati, quindi mi sono dovuta abituare anche a viaggiare da sola, ma mi diverto molto anche così”, avrebbe dichiarato ‘Vic’.
Mentre l’occasione di Sanremo 2025 ha riportato Damiano e Victoria sul palco che, insieme ai Thomas e a Ethan, li vide trionfare nel 2021 con il brano “Zitti e buoni” e spiccare il volo verso una serie di successi, i Maneskin al momento non hanno in programma tour o altri progetti. Ai fan del gruppo non resta che sperare che l’Ariston funga per i due solisti da operazione nostalgia e che il ritorno dove tutto è iniziato possa sbloccare la pausa della band che, giorno dopo giorno, sembra avere sempre più il sapore di un addio.