Parti del territorio italiano si apprestano a diventare musei a cielo aperto, ma onerosi per chi vuole visitarle o soggiornarvi. Per accedervi, infatti, bisognerà pagare. Dopo Venezia, assediata per tutto l’anno da frotte di turisti, anche Cala Luna, una delle calette più belle e visitate del Golfo di Orosei, in Sardegna, dall’estate prossima avrà un accesso limitato e a pagamento.
È una delle misure – informa l’Agenzia Agi – disposte dal prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, dopo una riunione per contenere il forte impatto dei flussi turistici. Inoltre, “sarà contingentato il traffico di imbarcazioni, anche di quelle piccole; verranno rafforzati i controlli per prevenire comportamenti scorretti e adottati dispositivi per impedire ai turisti di accedere a siti pericolosi”.
Da tempo si parlava dell’introduzione del numero chiuso a Cala Luna. Anzi, era stato introdotto l’estate scorsa dalla sindaca di Dorgali, Angela Testone, che voleva contingentare gli accessi – massimo 600 al giorno – in agosto e fino a metà settembre. Ma alla fine hanno vinto el proteste degli operatori turistici e l’ipotesi è stata rinviata.
Il prefetto Dionisi ha scritto che “sicurezza e ambiente sono le priorità, indiscutibili e non negoziabili, su cui la prefettura non intende arretrare a vantaggio della logica del profitto” e che ora serve un confronto con le forze dell’ordine che auspicano un sistema per regolare gli accessi basato su meccanismi di prenotazione e controllo anche dal mare. Il metodo di approdo delle motonavi viene ritenuto insosteniile. La stesso prefetto incontrerà ora Regione, sindaci interessati, tra i quali quelli di Dorgali e Baunei, e gli operatori economici per definire il numero chiuso per l’accesso alle cale da monitorare anche attraverso internet.