Oggi lo sciopero generale nazionale di 8 ore, 4 nei trasporti per “cambiare la manovra”- Landini: “Tentativo di svolta autoritaria”. Bombardieri: “Governo rifletta su 40 piazze piene”. La protesta riguarda tutto il settore pubblico e privato. Treni regolari; a rischio scuola, sanità e trasporti. Manifestazioni in oltre 50 città italiane. Gli studenti e i ricercatori universitari bloccano l’entrata al Campus Universitario Einaudi per protesta contro la legge di bilancio. A Bologna: “Ecco la rivolta sociale”.
Lo sciopero generale di oggi proclamato da Cgil e Uil contro la manovra coinvolge tutti i settori pubblici e privati, a esclusione dei trasporti ferroviari che non si fermano dopo lo stop dello scorso weekend. Questo significa che – fatti salvi i servizi minimi essenziali – saranno a rischio stop per tutta la giornata fabbriche, scuola, sanità, poste, statali, giustizia e negozi.
“Siamo pronti a mobilitarci per impedire che ci siano licenziamenti e chiusure di fabbriche. Chiediamo che si ripristini il blocco dei licenziamenti come è stato per il periodo del Covid”. Lo ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini, all’apertura della manifestazione per lo sciopero in partenza da Porta Lame a Bologna. “Continuiamo ad andare avanti, a partire dal rinnovo dei contratti anche nel pubblico impiego. Chiediamo che il Parlamento, che deve ancora discutere e votare la manovra, produca dei cambiamenti radicali”, ha aggiunto. “Per quello che ci riguarda proseguiremo anche nelle prossime settimane chiedendo anche il ritiro del decreto sicurezza e cambiando quelle politiche stagliate del governo. Da un certo punto divista la lotta per il rinnovo dei contratti non è una battaglia di una parte, riguarda i lavoratori privati come quelli pubblici”, ha detto ancora.
“Siamo di fronte al 19esimo mese consecutivo di calo della produzione industriale nel nostro Paese. Quindi al di là delle balle che questo governo racconta, noi siamo di fronte in alcuni settori, dall’abbigliamento all’automotive ad altri, a un rischio molto concreto di recessione, di regressione”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine del corteo organizzato a Bologna. “Non a caso – ha ricordato – stanno aumentando le richieste di cassa integrazione. Quindi è evidente il rischio di licenziamenti. La mobilitazione di oggi mette al centro la necessità di nuove politiche industriali”.”Io credo che se 40 piazze si riempiono come è successo oggi, il governo dovrebbe forse fare una riflessione, non rispetto a Landini e Bombardieri, ma rispetto alle migliaia, alle decine, centinaia di migliaia di persone che oggi sono in piazza e chiedono dei cambiamenti”. Lo ha detto Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, oggi a Napoli alla manifestazione di Cgil e Uil per lo sciopero generale indetto dai sindacati.” Questa piazza – ha aggiunto Bombardieri – è la migliore risposta a chi ha criminalizzato una giornata democratica, pacifica, di lotta, di richiesta di attenzione. In questo Paese non possiamo raccontare che va tutto bene. C’è gente che soffre, c’è gente che sta in difficoltà. Dare voce a queste persone non è un reato, è un diritto che è riconosciuto dalla Costituzione. Io penso che chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe avere più rispetto non per Bombardieri o Landini, ma per queste persone che sono in piazza. Probabilmente c’è anche gente che li ha votati. Dovrebbero fare qualche riflessione in più”.
“Non scioperiamo per pregiudizio nei confronti del governo ma per una diversa idea di Paese, con al centro giustizia sociale e libertà. Le scelte dell’Esecutivo vanno in direzione opposta. Lavoratori e pensionati continuano a pagare il conto per tutti e si procede con passo spedito a destrutturare la sanità pubblica e tutte le infrastrutture sociali. Ora basta, subito risposte su salari, pensioni, politica industriale, Sud”. Così il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, che alla fine del corteo aprirà i comizi.
L’Usigrai – il sindacato dei giornalisti Rai – è intervenuto con un comunicato sullo sciopero generale di oggi (29 novembre), che interessa anche il personale non giornalistico dell’azienda. Questo il testo, che sarà letto anche nei tg e nei gr:
“Care telespettatrici/ telespettatori, l’Usigrai manifesta profonda preoccupazione per i contenuti della manovra finanziaria in discussione che riducono in maniera lineare il costo del lavoro di tutti i dipendenti Rai e le risorse necessarie a far funzionare in modo adeguato il servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale. Anche l’eventuale taglio del canone cadrebbe come una scure sulla qualità dell’offerta di informazione e intrattenimento della Rai che da sempre garantisce continuità e capillarità del racconto dell’Italia e del mondo attraverso tv, radio e piattaforme digitali. L’Usigrai esprime solidarietà a impiegati, tecnici e quadri della nostra azienda che oggi sono in sciopero anche per contestare tagli che incideranno in maniera determinante sulla qualità dell’offerta Rai per le cittadine e i cittadini del nostro Paese”.
“Mi sembra chiaro che c’è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione questo diritto. Tra l’altro è in discussione in Parlamento un decreto, che viene chiamato decreto sicurezza, e noi chiediamo che sia ritirato, che vuole far diventare un reato lo sciopero, i blocchi stradali, l’occupazione delle fabbriche quando chiudono. È chiaro che siamo di fronte al tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone”. Così il segretario Cgil Maurizio Landini, a margine del corteo per lo sciopero generale a Bologna, ha risposto a una domanda sul diritto di scioperare.
“La firma dell’accordo tra Governo e Regione in Puglia avviene nel giorno dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil: che non vi sia rispetto della rappresentanza sociale da parte di questo Governo è noto, nonostante il richiamo del Presidente Mattarella al dialogo coni corpi intermedi. Lo sciopero, comunque la si pensi sulle ragioni della protesta di Cgil e Uil, è strumento di democrazia, previsto dalla Costituzione. Sotto attacco solo in regimi autoritari, vietato come ai tempi del fascismo”. Lo afferma in una nota la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, sottolineando che “con oltre un anno e mezzo di ritardo il Governo dissequestra le risorse del Fondo sviluppo e coesione destinate alla Puglia, che assieme ai fondi strutturali sono lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuale le politiche per lo sviluppo volte e sanare le differenze territoriali. Una contrapposizione ideologica figlia di una visione centralista e paternalistica quando si parla del Sud, mentre si era pronti a trasferire alle regioni del Nord oltre venti materie con l’autonomia differenziata, fortunatamente e giustamente bocciata dalla Consulta”. Bucci critica la scelta di “celebrare un evento – la firma del Patto che di evento ha poco – in questa giornata” e si “evidenziano le ricadute dello sciopero sui cittadini (e per chi sciopereremmo?), addirittura si ricorre a dietrologia su disegni politici e partitici del sindacato. Alla fine niente di nuovo, mancanza di argomenti mi permetto di dire, rispetto a una condizione del lavoro in grave sofferenza”.Migliaia di lavoratori e pensionati sono arrivati a Torino da tutto il Piemonte per partecipare alla manifestazione regionale organizzata da Cgil e Uil nella giornata dello sciopero generale, indetto in tutto il Paese perchiedere al governo di cambiare la manovra finanziaria. Sono 52i pullman arrivati da tutte le province. Apre il corteo lo striscione ‘Sciopero generale Cgil e Uil’, seguito da quello delle donne del Piemonte ‘Fermiamo la violenza. Libere di scegliere in nome del lavoro, della salute e dell’autodeterminazione’. Poi quelli delle categorie dalla funzione pubblica al commercio ai metalmeccanici. Da piazza XVIII Dicembre il corteo arriverà in piazza Castello, dove parleranno la segretaria nazionale Uil Vera Buonomo e il segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo. Interverranno anche delegate e delegati metalmeccanici, della sanità, del terziario e dei trasporti. Lo sciopero interessa i trasporti per quattro ore, ma i servizi ferroviari sono esclusi dall’agitazione. In vista dello sciopero in Piemonte Cgil e Uil hanno organizzato quasi 2.000 assemblee.”È ora di rivoltare il Paese come un guanto”. A dirlo è il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a Bologna per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la manovra del governo. Arrivato a Porta Lame, luogo dal quale parte il corteo diretto in piazza Maggiore, Landini ha per prima cosa salutato le lavoratrici de La Perla. “Le ingiustizie hanno raggiunto un livello non più sopportabile”, è l’accusa del leader Cgil.
Mattinata che si preannuncia complessa per il centro storico di Bologna nel giorno dello sciopero generale. Sono infatti almeno tre le manifestazioni che partono e interesseranno le strade all’interno delle mura. Fin dal mattino presto a Porta Lame in diversi pullman sono arrivati i manifestanti da tutta la regione per il corteo di Cgil e Uilche si conclude in piazza Maggiore col leader Cgil Maurizio Landini. Un’altra manifestazione è organizzata dai sindacati di base e ulteriori cortei sono stati annunciati da collettivi universitari e studenteschi. Lo sciopero, che esclude il trasporto ferroviario, riguarda comunque anche diverse scuole e il trasporto pubblico locale, con corse per non garantite tra le 9 e le 13. Fin dal mattino presto diverse strade di Bologna risultano intasate dal traffico di automobili. A cortei e sciopero dei mezzi si aggiungono i cantieri su diverse importanti strade della città, in particolare quello del tram, che creano ulteriori problemi perla circolazione.
Restano aperte le linee M1, M2, M4 ed M5. Dopo le 9 chiude la M3. Alcune manifestazioni potrebbero rallentare o interrompere il servizio di tram, bus e filobus. E quanto rende noto Atm in merito allo sciopero nazionale generale di oggi.
“È il momento della rivolta sociale” lo slogan della manifestazione di Cgil e Uil per lo sciopero generale a Bologna scritta sui gilet indossati da molti manifestanti. Centinaia di persone si sono ritrovate a Porta Lame e rumorosa è la rappresentanza delle lavoratrici di La Perla, azienda produttrice di lingerie in crisi da tempo, che cantano cori. Alle operaie sì è unito anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
E’ alta l’adesione allo sciopero contro la manovra economica – secondo i primi dati di Cgil e Uil- nelle aziende e nelle fabbriche in Piemonte. A Torino Microtecnica 90%, Leonardo di Caselle 80%, Avio Borgaretto 95%, Denso 70%, Bitron 75%, Valeo 70%, Savio 60%, Magna Olsa 95%, Pirelli Settimo Torinese 90%. A Cuneo 95% alle Acciaierie d’Italia, 60% alla Merlo, 65%alla Michelin, 95% Sibelco, 60% alle Fonti di Vinadio. A Novara80% alla Lagostina, 85% alla Meritor, 70% negli asili nido, 100%al centro prelievi ospedale, 90% alla Kimberly Clark. Ad Asti85% alla Johnson Electric, 80% alla Nuova Tecnodelta. Ad Alessandria 83% alla Saiwa, 50% alla Bucci Outlet, 70% alla Bennet, 75% all’appalto mensa carcere. A Biella 60% alla Novacoop, 90% alla Feltrinelli, 77%Stellantis. A Vercelli: Amazon 40%, Lavazza 85%, Loro Piana 100%, asili nido 100%, radiologia ospedale 80%, Itinera 70%,Gammastamp 90%, Cm service appalto Atap pulizie 100%. La manifestazione regionale si svolgerà a Torino, con partenza del corteo alle 9.30 da piazza XVIII Dicembre a piazza Castello.
Le manifestazioni città per città
Landini a Bologna per chiudere la manifestazione regionale dell’Emilia Romagna (corteo dalle 9.30 da Porta Lame a Piazza Maggiore), Bombardieri a Napoli (corteo dalle 9.30 da Piazza Mancini a Piazza Matteotti). Sono le piazze individuate dai Segretari generali di Cgil e Uil per il comizio finale.
Bologna e Napoli, tuttavia, sono solo due delle oltre cinquanta città italiane in cui sono previste manifestazioni e adunate di piazza in concomitanza con lo sciopero generale. Nello specifico, sono in programma cortei regionali – in cui confluiscono i lavoratori in sciopero delle varie province di riferimento – e manifestazioni provinciali. Pr ciascuna, l’orario di partenza è fissato tra le 9 e le 10 del mattino. Il dettaglio.
In Friuli Venezia Giulia è in programma una manifestazione regionale a Pordenone mentre in Trentino spicca quella provinciale di Trento. Si manifesta anche ad Aosta.
In Veneto sono previste manifestazioni provinciali a Rovigo, Venezia, Vicenza, Treviso, Padova e Verona.
Corposi gli appuntamenti in calendario in Lombardia con cortei e manifestazioni a Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio, Varese, Ticino Olona e Valcamonica.
Torino e Genova sono le città interessate per le manifestazioni regionali del Piemonte e della Liguria; a Firenze è in programma il corteo regionale della Toscana.
A Fabriano (Ancona) è in calendario la manifestazione regionale delle Marche, in Umbria la manifestazione regionale si svolge a Terni. In Abruzzo manifestazioni provinciali a L’Aquila, Chieti, Teramo e Pescara. Roma è la città individuata per ospitare la manifestazione regionale del Lazio.
Cortei provinciali in Puglia: a Lecce, Taranto, Foggia, Bari e Brindisi. Manifestazione regionale in Calabria, a Cosenza. In Molise manifestazione regionale a Campobasso mentre la sede designata per la Basilicata è Potenza. Isole: manifestazioni regionali a Palermo per la Sicilia e a Cagliari per la Sardegna. Protesta di 4 ore per il trasporto pubblico locale, aereo e marittimo. Gli aerei si fermano dalle 10 alle 14, Ita ha già cancellato 68 voli di cui 18 internazionali e 50 domestici. Vigili del fuoco e altri servizi. Lo sciopero sarà di 4 ore anche per i vigili del fuoco, dalle 10 alle 14. Raccolta rifiuti e servizi di pulizia si fermano per l’intera giornata, nel rispetto dei servizi minimi indispensabili.