martedì 22 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LA FARSA DEL MESSIA

Donald Trump al lavoro da McDonald’s a friggere patatine e servire i clienti? Tutta una farsa, il locale era chiuso e i “clienti” degli attori. L’ex presidente americano e candidato alla Casa Bianca per i Repubblicani è stato protagonista di una operazione di manipolazione della comunicazione in un McDonald’s in Pennsylvania, fingendo di lavorare nel fast food. L’evento, presentato come autentico, si è rivelato essere una messinscena accuratamente orchestrata. La campagna della Destra americana riserva ancora una volta, se si considera anche l’apporto delle fake news su X di Elon Musk, una montagna di notizie false e di manipolazioni varie. Tutto per aggiudicarsi qualche voto in più.

Con un’insolita mossa di campagna elettorale, l’ex presidente degli Stati Uniti è stato immortalato mentre indossava il grembiule da dipendente in un McDonald’s di Feasterville-Trevose, in Pennsylvania. Ciò che inizialmente sembrava un genuino tentativo di avvicinarsi all’elettorato della classe lavoratrice si è rapidamente trasformato in un caso di studio sulla manipolazione mediatica in ambito politico.

L’evento, presentato come un’autentica giornata lavorativa dell’ex presidente presso il noto fast food, è stato smascherato come una elaborata messa in scena. Un’immagine circolata sui social media ha rivelato un avviso affisso all’esterno del ristorante, che informava della chiusura dell’esercizio fino alle 16:00 per “accogliere una visita su richiesta dell’ex presidente Trump e della sua campagna”. Questo dettaglio ha immediatamente sollevato dubbi sulla veridicità dell’intera operazione.

Le riprese diffuse mostravano Trump intento a friggere patatine e servire clienti al drive-through, in quello che appariva come un normale giorno lavorativo. Tuttavia, gli osservatori più attenti hanno notato la presenza preponderante di reporter e operatori video rispetto ai presunti clienti in fila per ordinare. Questa sproporzione ha ulteriormente alimentato i sospetti sulla natura artefatta dell’evento.

La scelta di Trump di “lavorare” da McDonald’s non è casuale. L’ex presidente ha recentemente accusato la vicepresidente Kamala Harris di aver mentito riguardo a un suo passato impiego presso la catena di fast food durante gli anni universitari, cosa risultata vera, invece. Questa performance sembrava quindi configurarsi come un tentativo di screditare l’avversaria politica, piuttosto che come un sincero gesto di vicinanza ai lavoratori.

L’operazione si è svolta in un’area cruciale per le elezioni, la Bucks County, considerata un territorio chiave per conquistare gli elettori indecisi nel nord di Philadelphia. La scelta della location non è quindi casuale, ma rispondeva a precise strategie di campagna elettorale. La reazione sui social media è stata immediata e critica. Numerosi utenti hanno condiviso immagini che mostravano auto e conducenti che si esercitavano prima dell’arrivo di Trump, confermando la natura orchestrata dell’evento. Questa rivelazione ha scatenato un’ondata di commenti sarcastici e disapprovazione nei confronti di quella che è stata definita una “frode elettorale” da parte dell’ex presidente.

SI CREDE IL MESSIA

La campagna elettorale di Donald Trump, comunque, continua anche a puntare sui cristiani, fondendo teologia e appello all’estremismo di destra. Dopo il varo del programma “Believers for Trump” e molte telefonate con ministri di culto conservatori – per lo più evangelici – per mobilitare le congregazioni, il candidato repubblicano lunedì si è rivolto a tutti i credenti in Cristo, cattolici e non, in Carolina del Nord. Lo scrive Maria Galeotti che segue le elezioni presidenziali negli Stati Uniti per La Voce di New York.

A Concord, il candidato repubblicano alla Casa Bianca si è lanciato in una invettiva virulenta contro la rivale democratica Kamala Harris, invitando i cristiani statunitensi a “alzarsi in piedi e salvare il Paese” perché in caso di vittoria di Harris rischierebbero di perdere libertà religiosa e libertà di espressione.

Un Trump messianico ha infilato una serie di affermazioni minacciose. “Voi cristiani, votate e convincete tutti a votare. Dovete votare o non avremo la vita che dovremmo avere, una vita di prosperità e speranza, una vita di bellezza. Non la avremo, combatteremo per le nostre vite”.

E ancora: “Non so quanti cattolici ci sono qui ma se siete cattolici non potete votare per questa gente, questa gente è un incubo” ha detto Trump. “Non so cosa hanno contro i cattolici ma sono trattati peggio di tutti. ” quelli dopo sono gli evangelici potete scommetterci”.

Cosa rischiano con una vittoria democratica? Tutto: votando per Kamala Harris “la vostra libertà di culto sparirà, come la vostra libertà di espressione, il secondo emendamento (la libertà di avere armi) e i diritti dei genitori spariranno per sempre. Sono qui per dare un messaggio semplice ai cristiani di tutta l’America: è ora di alzarsi in piedi e salvare il vostro paese!”

Tono profetico, frasi brevi, Trump entra nel dettaglio: “Kamala obbligherà i medici e i genitori a permettere i cambi di sesso e la mutilazione dei figli minorenni. Fanno queste cose”, assicura. E sull’influsso di Dio su di lui ha assicurato: “Guardando indietro al percorso e agli eventi della mia vita mi rendo conto che è stata la mano di Dio a portarmi dove sono adesso”.

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