venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LE FARSE / Donald Trump senza freni: “Vorrei avere i generali di Hitler”

Gli ultimi giorni della campagna elettorale sta riservando agli americani l’immagine di un Trump al limite della farsa quando non si lascia andare ad attacchi violenti e sconsiderati contro i suoi avversari. Del candidato repubblicano, la rivista The Atlantic pubblica un retroscena sull’esternazione fatta al suo staff al tempo della sua presidenza: “Vorrei avere il tipo di generali che aveva Hitler”.La campagna elettorale fa registrare la scelta di Bill Gates in favore di Kamala Harris alla quale il fondatore di Microsoft ha donato 50 milioni di dollari per sostenerla, dicendosi “preoccupato per una seconda presidenza di Donald Trump. Sostengo i candidati che dimostrano un chiaro impegno nel migliorare la sanità, ridurre la povertà e combattere il cambiamento climatico negli Stati Uniti e nel mondo. Questa elezione è diversa con il suo significato senza precedenti per gli americani e i più deboli al mondo” ha detto Gates.

La candidata democratica da parte sua ha affermato di essere pronta nel caso Trump “tenti di sovvertire le elezioni”. Trump, a sua volta, accusa il partito laburista inglese di sostenere la sua avversaria. A completare una vigilia già di per sè tesa e incattiviuta, ci sono state le parole del presidente in carica Joe Biden, per il quale “Trump andrebbe politicamente arrestato”.

LE RIVELAZIONI DI THE ATLANTIC

TRUMP aveva insultato una soldatessa uccisa dopo una lunga serie di molestie e abusi sessuali e il cui corpo era stato smembrato, e al suo staff aveva confessato il sogno: “Vorrei avere il tipo di generali che aveva Hitler“, dimenticando che negli Stati Uniti i militari giurano sulla Costituzione e non fedeltà al comandante in capo, vale a dire al presidente.

Figlia di immigrati messicani, Guillen era cresciuta a Houston. Il suo omicidio aveva sconvolto il Texas. Fort Hood era diventato un posto famigerato per il rischio che potevano correre i soldati donna. I membri del Congresso avevano invocato una riforma. Poco dopo la scoperta dei resti, Trump aveva invitato alla Casa Bianca la famiglia della vittima e aveva speso con i parenti venticinque minuti, in favore di telecamera, promettendo loro di pagare tutte le spese del funerale. Trump si era poi vantato con i giornalisti di aver sostenuto privatamente le spese di molti funerali di soldati americani, ma senza fornire prove.

LA FARSA

Donald Trump al lavoro da McDonald’s a friggere patatine e servire i clienti? Tutta una farsa, il locale era chiuso e i “clienti” degli attori. L’ex presidente americano e candidato alla Casa Bianca per i Repubblicani è stato protagonista di una operazione di manipolazione della comunicazione in un McDonald’s in Pennsylvania, fingendo di lavorare nel fast food. L’evento, presentato come autentico, si è rivelato essere una messinscena accuratamente orchestrata. La campagna della Destra americana riserva ancora una volta, se si considera anche l’apporto delle fake news su X di Elon Musk, una montagna di notizie false e di manipolazioni varie. Tutto per aggiudicarsi qualche voto in più.

Con un’insolita mossa di campagna elettorale, l’ex presidente degli Stati Uniti è stato immortalato mentre indossava il grembiule da dipendente in un McDonald’s di Feasterville-Trevose, in Pennsylvania. Ciò che inizialmente sembrava un genuino tentativo di avvicinarsi all’elettorato della classe lavoratrice si è rapidamente trasformato in un caso di studio sulla manipolazione mediatica in ambito politico.

L’evento, presentato come un’autentica giornata lavorativa dell’ex presidente presso il noto fast food, è stato smascherato come una elaborata messa in scena. Un’immagine circolata sui social media ha rivelato un avviso affisso all’esterno del ristorante, che informava della chiusura dell’esercizio fino alle 16:00 per “accogliere una visita su richiesta dell’ex presidente Trump e della sua campagna”. Questo dettaglio ha immediatamente sollevato dubbi sulla veridicità dell’intera operazione.

Le riprese diffuse mostravano Trump intento a friggere patatine e servire clienti al drive-through, in quello che appariva come un normale giorno lavorativo. Tuttavia, gli osservatori più attenti hanno notato la presenza preponderante di reporter e operatori video rispetto ai presunti clienti in fila per ordinare. Questa sproporzione ha ulteriormente alimentato i sospetti sulla natura artefatta dell’evento.

La scelta di Trump di “lavorare” da McDonald’s non è casuale. L’ex presidente ha recentemente accusato la vicepresidente Kamala Harris di aver mentito riguardo a un suo passato impiego presso la catena di fast food durante gli anni universitari, cosa risultata vera, invece. Questa performance sembrava quindi configurarsi come un tentativo di screditare l’avversaria politica, piuttosto che come un sincero gesto di vicinanza ai lavoratori.

L’operazione si è svolta in un’area cruciale per le elezioni, la Bucks County, considerata un territorio chiave per conquistare gli elettori indecisi nel nord di Philadelphia. La scelta della location non è quindi casuale, ma rispondeva a precise strategie di campagna elettorale. La reazione sui social media è stata immediata e critica. Numerosi utenti hanno condiviso immagini che mostravano auto e conducenti che si esercitavano prima dell’arrivo di Trump, confermando la natura orchestrata dell’evento. Questa rivelazione ha scatenato un’ondata di commenti sarcastici e disapprovazione nei confronti di quella che è stata definita una “frode elettorale” da parte dell’ex presidente.

SI CREDE IL MESSIA

La campagna elettorale di Donald Trump, comunque, continua anche a puntare sui cristiani, fondendo teologia e appello all’estremismo di destra. Dopo il varo del programma “Believers for Trump” e molte telefonate con ministri di culto conservatori – per lo più evangelici – per mobilitare le congregazioni, il candidato repubblicano lunedì si è rivolto a tutti i credenti in Cristo, cattolici e non, in Carolina del Nord. Lo scrive Maria Galeotti che segue le elezioni presidenziali negli Stati Uniti per La Voce di New York.

A Concord, il candidato repubblicano alla Casa Bianca si è lanciato in una invettiva virulenta contro la rivale democratica Kamala Harris, invitando i cristiani statunitensi a “alzarsi in piedi e salvare il Paese” perché in caso di vittoria di Harris rischierebbero di perdere libertà religiosa e libertà di espressione.

Un Trump messianico ha infilato una serie di affermazioni minacciose. “Voi cristiani, votate e convincete tutti a votare. Dovete votare o non avremo la vita che dovremmo avere, una vita di prosperità e speranza, una vita di bellezza. Non la avremo, combatteremo per le nostre vite”.

E ancora: “Non so quanti cattolici ci sono qui ma se siete cattolici non potete votare per questa gente, questa gente è un incubo” ha detto Trump. “Non so cosa hanno contro i cattolici ma sono trattati peggio di tutti. ” quelli dopo sono gli evangelici potete scommetterci”.

Cosa rischiano con una vittoria democratica? Tutto: votando per Kamala Harris “la vostra libertà di culto sparirà, come la vostra libertà di espressione, il secondo emendamento (la libertà di avere armi) e i diritti dei genitori spariranno per sempre. Sono qui per dare un messaggio semplice ai cristiani di tutta l’America: è ora di alzarsi in piedi e salvare il vostro paese!”

Tono profetico, frasi brevi, Trump entra nel dettaglio: “Kamala obbligherà i medici e i genitori a permettere i cambi di sesso e la mutilazione dei figli minorenni. Fanno queste cose”, assicura. E sull’influsso di Dio su di lui ha assicurato: “Guardando indietro al percorso e agli eventi della mia vita mi rendo conto che è stata la mano di Dio a portarmi dove sono adesso”.

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