venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

SI SPARANO ANCHE BALLE

Sul conflitto tra Israele e Hamas, NewsGuard* ha lanciato il Centro di monitoraggio della misinformazione (informazione non accurata, inattendibile, i cui contenuti, diffusi frettolosamente, rischiano di essere accettati come veritieri perché difficili o impossibili da verificare). E’ una pagina che documenta le principali narrazioni false sulla guerra, dove tali affermazioni sono emerse, le modalità con cui si stanno diffondendo e il livello di engagement online che stanno ricevendo. Noi, in Italia, le chiamiamo più volgarmente “sparaballe”. Ecco la sintesi sulla misinformazione che ne ha fatto professionereporter.

Il team internazionale di analisti di NewsGuard ha identificato ben 15 affermazioni false o totalmente prive di fondamento sulla guerra. A tre giorni dall’attacco di Hamas, queste affermazioni avevano già ottenuto un totale di 22 milioni di visualizzazioni su X (ex Twitter), TikTok e Instagram.

Queste narrative false saranno aggiunte ai Misinformation Fingerprints di NewsGuard, un database delle principali affermazioni false che si diffondono online, costantemente aggiornato e accessibile su licenza dai clienti di NewsGuard. Ha dichiarato Steven Brill, co-CEO di NewsGuard: “L’Intelligenza Artificiale generativa ha moltiplicato le forze dei misinformatori. Sembra chiaro che l’ecosistema dell’informazione sia destinato a peggiorare molto velocemente”.

Gli attori malintenzionati su X e TikTok hanno utilizzato tecniche simili a quelle impiegate per diffondere falsi filmati di combattimenti durante le prime fasi della guerra tra Russia e Ucraina. Alcuni utenti hanno diffuso clip tratte dai videogiochi spacciandole per video autentici, mentre altri hanno condiviso immagini di guerre o altri eventi non correlati al conflitto tra Israele e Hamas.

Tra le 15 affermazioni false o completamente prive di fondamento a proposito della guerra individuate finora, NewsGuard ha identificato quattro temi principali:

•L’attacco contro Israele in realtà è stato una “false flag” (operazione sotto “falsa bandiera”, commessa con l’intento di mascherare l’effettiva fonte di responsabilità e incolparne un’altra);

•Israele sta inscenando in alcuni video l’uccisione di bambini da parte di Hamas;

•L’amministrazione Biden ha approvato un pacchetto di aiuti da 8 miliardi di dollari per Israele;

•L’Ucraina ha venduto armi ad Hamas.

Un’analisi di NewsGuard ha riscontrato che i sostenitori di entrambe le parti coinvolte nel conflitto hanno spesso pubblicato video e foto senza contesto per promuovere queste narrazioni. Su X (ex Twitter), molti di questi utenti erano verificati, il che significa che, essendo abbonati al servizio premium della piattaforma, il raggio d’azione dei loro post falsi o fuorvianti viene amplificato dall’algoritmo di X.

Inoltre, la spunta blu potrebbe far pensare a chi non ha familiarità con le policy di X che l’identità o addirittura la credibilità dell’utente siano state effettivamente “verificate”.

Gli analisti di NewsGuard hanno identificato 31.745 post e articoli in inglese, francese, tedesco e italiano sulla guerra tra Israele e Hamas contenenti l’espressione “false flag”, “staged” o “psy op” nelle rispettive lingue, utilizzando vari strumenti, tra cui un servizio di monitoraggio dei social network.

Secondo i dati raccolti, i post e gli articoli che contenevano le parole “false flag” hanno ottenuto 140.850 like e repost. Secondo i dati, dal 3 al 9 ottobre, i contenuti con l’hashtag #falseflag sono aumentati del 462% rispetto al periodo dei sette giorni precedenti, registrando un picco notevole il 7 ottobre, il giorno dell’attacco.

Il 7 ottobre 2023, un utente di nome @ShadowofEzra, che su X ha 119.000 followers, ha scritto: “Ecco la conferma che gli eventi che stanno avendo luogo in Israele sono una false flag. Quanto si può essere stupidi per credere che Hamas abbia la capacità di invadere Israele via terra, aria e mare?”. @ShadowofEzra ha rimandato a un video della NBC sugli attacchi missilistici in Israele. Al 10 ottobre, il post aveva ricevuto più di 12.300 like e repost.

Il sito filorusso Veterans Today (Punteggio di affidabilità di NewsGuard: 22,5/100) ha collegato il conflitto di Gaza alle cospirazioni sugli attentati dell’11 settembre, pubblicando un articolo intitolato “GAZA: 10/7 come l’11 settembre, è stata una False Flag?”.

L’articolo affermava che l’attacco “avrebbe potuto essere molto utile per l’establishment israeliano, così come per gli Stati Uniti e il Regno Unito per raggiungere vari obiettivi della loro politica internazionale nell’attuale situazione politica estera”.

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NewsGuard è stato fondato dall’imprenditore dei media e giornalista Steven Brill e dall’ex publisher del Wall Street Journal Gordon Crovitz. Ha l’obiettivo di fornire a lettori, brand e istituzioni democratiche strumenti per contrastare la misinformazione. NewsGuard è supportata da Google Chrome, Microsoft Edge, Firefox e Safari.

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