(S.A. di professionereporter.eu) Dazn aumenta i prezzi e si libera di metà dei suoi giornalisti, 14 su 32, sebbene i ricavi mondiali del gruppo siano in crescita del 100%. Il Ceo Stefano Azzi ha assicurato che non ci sarà bisogno di ricorrere ai licenziamenti: la transizione sarà gestita attraverso un tavolo sindacale. I giornalisti hanno sottolineato come questa scelta sia in netto contrasto con le dichiarazioni sul potenziamento dell’offerta editoriale di Dazn.
Secondo il nuovo piano editoriale, solo la metà delle partite di Serie A saranno coperte da giornalisti di Dazn sul posto, una riduzione significativa rispetto al passato. Questo ha sollevato dubbi sulla capacità di Dazn di mantenere e migliorare la qualità del suo racconto sportivo. In un’intervista rilasciata all’inizio di giugno, Azzi aveva promesso “numerosi investimenti per innovare il prodotto calcio” e “rafforzare il racconto”. La redazione si domanda come sia possibile innovare e migliorare il racconto senza un numero sufficiente di giornalisti qualificati sul campo.
A metà maggio Dazn, che trasmette diversi eventi sportivi in streaming in Italia tra cui la Serie A di calcio, ha comunicato un aumento dei prezzi per i vari pacchetti di abbonamento per la prossima stagione sportiva. Già a gennaio Dazn, che ha ottenuto i diritti per mostrare la Serie A fino al 2029 (con sette partite in esclusiva e tre in co-esclusiva), aveva aumentato le tariffe. Secondo i nuovi piani l’abbonamento annuale Plus, quello che permette di vedere tutta la programmazione su due dispositivi anche da due connessioni diverse, passerà da 539 a 599 euro (lo scorso anno ne costava 499). L’abbonamento mensile Plus costerà invece 59,99 euro.
Non cambierà il prezzo dell’abbonamento annuale Standard, che permette di vedere tutta la programmazione su due dispositivi ma usando la stessa linea internet (quindi nella stessa casa): costerà sempre 359 euro, ma aumenterà a 399 per chi lo sottoscriverà attraverso parti terze come Apple Store o Google Play, cioè non direttamente su Dazn.com.
Il mensile standard costerà 34,99 euro se l’utente farà un abbonamento di 12 mesi, mentre chi vorrà mantenere il diritto di disdirlo liberamente con un preavviso di trenta giorni dovrà pagare 40,99 euro al mese. Oltre ai due piani Plus e Standard, Dazn ha reso disponibile un nuovo pacchetto, Dazn Start, per chi vorrà guardare gli sport che trasmette oltre al calcio (il basket, la pallavolo, la boxe).
La nuova stagione Dazn è stata presentata in una scintillante conferenza stampa a San Siro. Al posto dei giornalisti “in esubero”, nomi celebri e tecnologie. Confermata la griglia di base della squadra del calcio, con Pierluigi Pardo, Diletta Leotta – volto di punta per i match clou della Serie A – Giorgia Rossi, Massimo Ambrosini, Andrea Stramaccioni e Ciro Ferrara, la piattaforma ha arruolato tra le novità Giusy Meloni, messasi in luce in Rai con “Notti Europee” (non è parente della premier, ma ha condotto ad Atreju, la manifestazione dei Giovani di Fratelli d’Italia), l’ex calciatrice Regina Baresi e la nuova talent arbitrale Manuela Nicolosi.
Da settembre, subito dopo la prima sosta per le partite delle nazionali, dalle 22,30 circa, partirà il nuovo live show della domenica, con Giorgia Rossi (nella foto) che racconterà gli episodi cruciali del fine settimana calcistico con opinionisti e talent. In ogni puntata i tifosi potranno intervenire in diretta attraverso Fan Zone. In arrivo sull’app Dazn il Canale Radio Serie A, con il suo nuovo palinsesto per raccontare la settimana calcistica.
Alla presentazione ha preso parte anche Shay Segev, Ceo di Dazn Group. “Siamo un’azienda giovane -ha detto- Dal 2016 abbiamo investito oltre 10 miliardi di euro solo per l’acquisto di diritti sportivi premium e nel 2022, e soprattutto nel 2023, abbiamo visto i benefici di questo investimento con una crescita di oltre il 100% dei ricavi a oltre 3,2 miliardi di dollari”. Ora le priorità finanziarie per il 2023 erano “quelle di accelerare questa crescita e, soprattutto, di tradurla in redditività e flusso di cassa. Abbiamo fatto enormi progressi: tra il 2021 e il 2023 il margine Ebitda è migliorato in modo significativo del 58%. Questo nonostante gli investimenti in nuovi contenuti e mercati. Un percorso che ha portato a grandi risultati tanto che nel 2024 Dazn raggiungerà la profittabilità”. E qual è il ruolo dell’Italia nella strategia del gruppo? “E’ un Paese centrale”, ha aggiunto Segev. “Grazie a risultati solidi sta dando un contributo fondamentale alla crescita globale del Gruppo: i nostri investimenti non si fermeranno”.