Con un grosso coltello da caccia si è scagliato in aula, prendendola alle spalle, contro l’insegnante di italiano ferendola a un braccio e alla testa. Lo studente, 16 anni, al secondo anno, ha poi minacciato i compagni con una pistola giocattolo dicendo a tutti di uscire dall’aula.
L’episodio è avvenuto questa mattina nella sede di via Einaudi dell’Istituto di istruzione secondario “Alessandrini” , un liceo tecnico scientifico di Abbiategrasso (Milano). La professoressa è stata ricoverata nell’ospedale di Legnano in gravi condizioni ma non in pericolo di vita, mentro lo studente, che avrebbe tentato a sua volta di ferirsi, è stato bloccato dai carabineri che, dopo aver fatto sgomberare l’intero edificio, lo hanno trovato, seguendo la striscia di sangue, in un’aula con le due armi (nella foto il coltello alla Rambo simile a quello usato dallo studente) posate su un banco. Era ferito leggermente e si tenava la testa con le mani.
Nel corso delle ore emergono ulteriori dettagli sul giovane che ora è ricoverato nel reparto di neuropsichiatria. Il 16enne, secondo quanto raccontato, rischiava il debito in italiano e storia, proprio le materie insegnate dalla prof aggredita. Inoltre, secondo quanto riferito dal dirigente scolastico Michele Raffaeli, per domani, martedì, era in programma un colloquio con lo studente e con i genitori per dei problemi didattici. “Non c’è stato nessun segnale che potesse farci pensare a un episodio di questo tipo, ma il ragazzo era sotto osservazione del consiglio di classe ma non per episodi eclatanti” ha detto. “Andava bene, ha avuto qualche criticità nell’ultimo periodo” ha sottolineato il preside.
La professoressa ferita ha ricevuto la visita in ospedale del ministro dell’Istruzione Valditara, secondo il quale “dopo l’esperienza del Covid gli episodi di bullismo si stanno moltiplicando, proprio perché si è interrotta quella relazione interpersonale che è fondamentale nello sviluppo educativo. Voglio che si colga l’occasione per riflettere sull’introduzione dello psicologo a scuola: è un momento particolarmente difficile, il disagio dei ragazzi, anche a seguito del Covid, è molto aumentato”.
Irene Manzi, responsabile scuola del Pd, ha parlato di “una situazione che accende un ulteriore stato di allarme sulla condizione di disagio tra i più giovani, spesso trascurati, e sulla situazione della scuola italiana lasciata senza mezzi in prima linea. Servono più risorse e un modo diverso di agire”.
Gli esponenti della Commissione Istruzione alla Camera e al Senato del Movimentio 5 Stelle hanno espresso vicinanza alla comunità scolastica. L’episodio segnala ancora una volta l’importanza di tutelare i nostri insegnanti e di rafforzare il legame tra scuola, famiglia e comunità locale”.