mercoledì 23 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Studente sospeso? “Farà il volontario”. E nasce la scuola con il tutor e lo sponsor

Oltre due giorni di sospensione, lo studento sarà costretto a fare opera di volontariato. E’ la novità annunciata, tramite intervista al Corriere della Sera, dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Quindi tra i primi importanti cambiamenti annunciati c’è la rivoluzione dell’istituto della sospensione, che si attuerà restando negli istituti scolastici.

“Sto per presentare un disegno di legge, saremo operativi appena il Parlamento lo approverà – ha dichiarato Valditara – Oltre i due giorni lo studente sospeso dovrà partecipare ad attività di ‘cittadinanza solidale’. Saranno gli uffici scolastici regionali a fare convenzioni con i soggetti preposti, dalla Caritas alle case di riposo, dove gli studenti potranno prestare la loro opera di volontariato”.

“Le scuole poi sceglieranno dove far svolgere queste attività. L’obiettivo è far capire al giovane il valore di far parte di una comunità, il rispetto verso gli altri e la solidarietà che questa appartenenza comporta, così l’errore diventa occasione di maturazione e crescita”.

“Quanto al voto di condotta – ha detto ancora il ministro – farà media anche nelle scuole secondarie di primo grado e conterà per i crediti della maturità. Chi avrà sei in condotta sarà rimandato in condotta e dovrà preparare un elaborato sui temi della cittadinanza solidale”.

Valditara ha anche annunciato che per il corpo docente sono state fatte più di 40mila assunzioni, ma le supplenze non scompariranno: ne sono previste ben 130mila. Sulle aggressioni e gli episodi di violenza da settembre 2022 a maggio 2023 si sono registrati 5 casi al mese, quasi la metà hanno visto coinvolti i genitori degli alunni.

Per quanto riguarda gli Istituti tecnici superiori tra poche settimane dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri il testo della sperimentazione con un percorso di quattro anni. “.”Raccoglieremo anche la disponibilità delle imprese e degli enti per sponsorizzare e supportare la filiera tecnica”.

Intanto, stanno per debuttare le nuove figure professionali dei tutor che sono stati formati nei mesi scorsi. Saranno 37mila e lavoreranno negli ultimi tre anni delle scuole superiori – ha confermato il ministro – Faranno emergere le criticità e le potenzialità degli studenti che saranno aiutati nella costruzione di un percorso personalizzato insieme ai docenti della classe”.

Cosa che nessuno eccepisce sullariforma è che lo studente sarà oggetto di valutazione da parte di una persona estranea al corpo docente che avrà il compito di orientarlo con scelte preemature verso un indirizzo di occupazione, quasi che la scuola si sia trasformata in un’azienda che dà l’avvio alla formazione dei suoi dipendenti.

Inoltre, la figura del tutor depotenzierà lo stesso insegnante che nella valutazione del profitto e della preparazione dovrà inevitabilmente tenere conto di ciò che il tutor pensa sia giusto per lo studente. Insomma, come è stato scritto più volte, i tutor faranno le veci dei responsabili delle risorse umane della aziende, alla faccia del ruolo della scuola pubblica nella preparazione degli studenti. Non a caso Valditara apre alle aziende e agli enti che potranno sponsorizzare la “filiera tecnica”. Servono braccia, non cittadini istruiti.

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