Nella serata del 27 marzo 2024, un terremoto di magnitudo 4.1, in un primo momento calcolata di magnitudo 4.7, ha colpito l’area a 5 chilometri a sud-ovest di Socchieve, in provincia di Udine, segnando un momento di apprensione per la popolazione locale. Il sisma è stato registrato esattamente alle 22:19, con coordinate geografiche 46.3590 latitudine e 12.8020 longitudine, a una profondità di 10 km sotto la superficie terrestre.
Le autorità locali e la Protezione Civile sono immediatamente entrate in azione, monitorando la situazione per valutare eventuali danni a edifici e infrastrutture. Fortunatamente, le prime segnalazioni non hanno evidenziato danni significativi né a edifici pubblici né a quelli privati, un segnale rassicurante della resilienza del territorio a eventi sismici di questa entità.
Nei minuti successivi al terremoto, i social media si sono riempiti di messaggi di supporto e solidarietà verso la comunità di Socchieve. Molti abitanti hanno condiviso le loro esperienze, sottolineando come il sisma sia stato avvertito distintamente, ma senza causare panico.
Questo evento sismico riporta alla luce l’importanza della prevenzione e del rispetto delle normative antisismiche nella costruzione di edifici. La regione del Friuli-Venezia Giulia, storicamente soggetta a eventi sismici, ha da tempo implementato rigide misure di sicurezza per proteggere i suoi cittadini e il patrimonio edilizio. Queste politiche hanno dimostrato la loro efficacia, limitando i danni materiali e garantendo maggiore sicurezza.
La scossa, avvenuta alle 22.19, è stata distintamente avvertita in tutta la regione, fino a Trieste. Non mancano le segnalazioni dalle aree limitrofe: sul sito dell’INGV, che ha una pagina dedicata.
A Tramonti di Sopra, la gente è scesa in piazza spaventata. «Abbiamo fatto un primo giro per il paese» riferisce il sindaco, Giacomo Urban «e non abbiamo visto tegole a terra o intonaci o infissi caduti. Domattina, con la luce, avremo un quadro più chiaro.»
Decine le chiamate arrivate al numero unico di emergenza 112, da parte di cittadini allarmati. Non ci sono state, almeno secondo una prima ricognizione, segnalazioni di danni a cose o persone, anche a causa del fatto che l’area è scarsamente popolata. Anche il comando provinciale dei Vigili del fuoco di Udine non segnala danni.