Il Fatto Quotidiano ha portato alla luce, con la pubblicazione in esclusiva di un verbale redatto davanti alla commissione antimafia di Milano, un inquietante fenomeno allo Stadio Meazza: nella curva Nord dell’Inter si sarebbero infiltrati elementi mafiosi.
In casa Inter bisogna pensare anche ad alcuni problemi extra campo. Al centro dei problemi ci sarebbero le infiltrazioni mafiose all’interno degli stadi, in questo caso a San Siro e interessano la Curva Nord interista. Stando a quanto emerge sulle colonne dell’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, venerdì, 15 marzo 2024 la Beneamata è stata interrogata dalla Commissione consiliare Antimafia di Milano.
“Il fatto che la Curva possa essere infiltrata dalla criminalità organizzata è qualcosa su cui stiamo molto concentrati. E fra l’altro, sulla quale richiamiamo l’attenzione anche dei nostri calciatori. L’articolo del codice di giustizia sportiva che riguarda i rapporti con la curva ha come rubrica la prevenzione dei fatti violenti. Beh, questo è un articolo che dice come bisogna comportarsi, e la prima cosa che dice è: signori non dovete contribuire in alcun modo ai gruppi ultrà. Questa è una regola che viene seguita in maniera molto diligente e che viene inculcata anche ai nostri calciatori”.
Lo ha detto l’avvocato Adriano Raffaelli, presidente dell’Organo di vigilanza dell’Fc Internazionale, davanti alla Commissione antimafia del Comune di Milano rispetto alla presenza mafiosa nella curva Nord Milano.
Dal verbale di circa 40 pagine, portato alla luce dal giornale di Marco Travaglio, emerge che anche i giocatori della squadra nerazzurra, forse ingenuamente, hanno avuto rapporti troppo stretti con membri della parte più calda del tifo, a partire dalle tante maglie lanciate ai tifosi alla fine delle partite in trasferta.
Mentre Gianluca Cameruccio chiamato direttamente dall’ad Giuseppe Marotta a gestire la sicurezza per la società, ha spiegato: “La mia presenza mostra l’impegno che la società mette nei confronti dei problemi della gestione degli eventuali problemi di criminalità organizzata”.
Lo stesso che però, rispetto allo svuotamento della curva la sera del 29 ottobre subito dopo la notizia dell’omicidio di Boiocchi, con migliaia di persone cacciate a forza dai leader della Nord, ha ammesso: “La scelta di non opporre resistenza è stata presa dal dirigente del servizio che è un dirigente di polizia. Ovviamente si è consultato con me”. Dopodiché “noi il 90% di queste persone siamo riusciti a farle rientrare dalle porte laterali”. Un’assenza di intervento certamente “brutto a vedersi ma a mio avviso gestito in una maniera corretta”.
Tra gli argomenti principali ci sono state anche alcune risposte relative alle morti di Daniele Belardinelli e Vittorio Boiocchi, che sono stati uccisi nel 2018 e nel 2022. Agli atti emergono anche delle interazioni che ci sono state tra il capo ultrà della Curva Nord, Marco Ferdico e Antonio Bellocco, appartenente alla famiglia dei Bellocco di Rosarno, in Calabria, e accusato per mafia.