Ventidue anni sono trascorsi da quell’11 Settembre 2001 che segnò il giorno più buio per l’America. Gli attacchi a New York sono improvvisi e non vengono da terra. È mattina a NyC (in Italia sono le 14:46) quando accade qualcosa di imprevedibile: il volo della American Airlines 11, in viaggio da Boston a Los Angeles, centra una delle Twin Towers, del World Trade Center, simbolo di New York.
Diciassette minuti dopo, il volo 175 della medesima compagnia, si schianta sulla Torre Sud. È il panico, la paura prende il sopravvento, le tv trasmettono al mondo il più efferato attacco terroristico.
IL RACONTO di Domenico Di Cesare su RaiNews. L’ultima delle Torri del World Trade Center colpita crolla in dieci secondi. Anche l’altra, oramai in fiamme, cede sbriciolandosi su se stessa. C’è un terzo aereo che viene dirottato dai terroristi di Al Qaida (Il movimento terrorista guidato da Osama bin Laden fino al 2 maggio 2011) sul Pentagono, a Washington, e un quarto si schianta in Pennsylvania fallendo l’obiettivo. Si tratta del più grave attentato della storia degli Usa, una ferita di 2.996 morti. Ancora oggi, alcune delle vittime non hanno un nome.
Quattro aerei dirottati, 19 terroristi. L’attentato cambia la storia e cambia anche l’opinione pubblica. Inizia un’escalation di violenza e ritorsioni. Sul primo volo partito alle 07:59, con quattordici minuti di ritardo, dall’aeroporto Logan di Boston diretto a Los Angeles, ci sono 11 membri dell’equipaggio e 81 passeggeri.
Tra loro saranno identificati cinque dirottatori: Muhammd Atta, Abd al-Aziz al-Umari, Satam al-Suqami, Wail al-Shehri e Walid al-Shehri. Alle 08:14, sempre da Boston decolla il secondo aereo della United Airlines con a bordo 56 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio. A bordo ci sono Marwan al-Shehhi, Ahmed al-Ghamdi, Fayiz Ahmad, Hamza al-Ghamdi e Mohand al-Shehri pronti a prendere il controllo dell’aereo con ogni mezzo.
Parte degli attentatori del primo aereo saranno identificati ben prima dello schianto, grazie a un assistente di volo che riuscirà a lanciare l’allarme. “Il volo è stato dirottato” racconterà, tre persone e due assistenti accoltellati. Alle 8:24 uno dei dirottatori dell’American Airliness 11, contatta la Federal Aviation Administration cercando di rassicurare: “Stiamo tornando in aeroporto”.
Viene richiesto l’intervento militare ma il volo American Airlines 11 si schianterà a una velocità di circa 790 km/h tra il 93° e il 99° piano della Torre Nord. Il secondo aereo, con una velocità di circa 950 km/h, finirà la sua corsa tra il 77° e l’85° piano della Torre Sud. Le fiamme metteranno fuori uso le scale di emergenza, in tanti, disperati, si getteranno dalle finestre. Gli altri moriranno nei crolli.