La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè, la ministra del Turismo accusata insieme al compagno Dimitri Kunz e al manager Paolo Concordia di truffa aggravata ai danni dell’Inps per aver fatto lavorare 13 dipendenti di due società del suo gruppo, Visibilia, che risultavano in cassa integrazione Covid in deroga a zero ore.
Le opposizione ora chiedono a Giorgia Meloni di farla dimettere, mentre Giuseppe Conte, leader del M5S, ironizza: “Peccato per le liste elettorali chiuse, altrimenti la Meloni avrebbe potuto far dimettere la Santanchè da ministra e candidarla alle Europee come è stato fatto con Vittorio Sgarbi”.
Ma per il vicepremier Antonio Tajani la vicenda non crea alcun imbarazzo al governo. Molti parlano di dimissioni (e “immediate”) e attaccano il governo dicendo che un esponente accusato di truffa “non può fare il ministro“.
Elly Schlein afferma che “Fratelli d’Italia è quel partito che esprime una ministra con una richiesta di rinvio a giudizio per truffa all’Inps sui fondi Covid, e contemporaneamente ricandida un no-vax, Sergio Antonio Berlato, appena sotto la capolista di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Ci aspettiamo che la Presidente del Consiglio abbia un minimo di rispetto per le istituzioni e chieda le dimissioni di Daniela Santanché” .