Ha da poco compiuto 80 anni, ricevendo com’è giusto tanti auguri, ma anche esagerati attestati di stima: qualcuno lo ha addirittura innalzato nell’olimpo di “maestro di giornalismo”, attestato che – come un sigaro e un titolo di cavaliere – oggi in Italia non si nega a nessuno. Basta essere dalla parte giusta, e soprattutto in alto, del nuovo giornalismo.
Intanto, lui – parliamo di Vittorio Feltri – finge di andare controcorrente e, anche per stupire con il suo eloquio fuori dagli schemi, dichiara a un cronista del Corriere della Sera che “la libertà di un giornalista si misura dalla busta paga. Dalla possibilità che hai di andare da un sarto e farti fare un buon abito su misura”. Si misura anche, sostengono molti suoi detrattori, dal trovare un editore che ti fa ricco. Non si sa, però, se in nome della libertà o dell’accanita difesa di interessi politici ed economici.
Come regalo di compleanno, Vittorio Feltri (foto da “Il Napolista”) ha ricevuto anche, insieme a Pietro Senaldi, una condanna dalla Corte d’appello di Catania a risarcire con 11mila euro (Senaldi dovrà invece pagarne 5mila) l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, che nel 2017 li aveva denunciati per diffamazione. La causa riguardava un titolo di prima pagina di Libero, di cui nel 2017 Feltri era direttore insieme a Senaldi: Raggi era stata definita “patata bollente”.
La Corte d’Appello di Catania ha confermato la sentenza di primo grado del 2021. Raggi ha commentato la sentenza su Facebook: “Una vittoria di ogni donna”.
L’articolo era stato pubblicato il 10 febbraio del 2017, nel periodo in cui Raggi era indagata dalla procura di Roma per presunte irregolarità in alcune nomine della sua amministrazione. Tra queste, quella di Salvatore Romeo a capo della sua segreteria: Raggi era accusata di averlo scelto in modo arbitrario, con uno stipendio molto maggiore di quello che aveva in precedenza.
In quel periodo alcuni giornali avevano avanzato l’ipotesi che le presunte irregolarità fossero motivate da un rapporto sentimentale tra i due. L’inchiesta su Romeo era stata invece archiviata.