Un’altra guerra sta devastando il Medio Oriente: il fronte è la Siria dove un tentativo di colpo di Stato sarebbe stato attuato nella capitale Damasco. A riportare la notizia è la maggior parte dei media turchi, che pubblicano anche video di esplosioni e scontri nella capitale siriana che, affermano, sarebbero riconducibili all’ammutinamento di una parte dell’esercito. Ma il presidente siriano, Bashar al-Assad ha fatto sapere che il suo Paese è in grado di “sconfiggere i terroristi”, dopo l’offensiva lanciata dai ribelli nel nordovest della Siria. Ma per la prima volta, Damasco non controlla più la grande città di Aleppo, in mano alle forze jihadiste sunnite e mentre l’Iran annuncia di appoggiare Assad-
“La Siria continua a difendere la sua stabilità e integrità territoriale di fronte a tutti i terroristi e ai loro sostenitori, ed è in grado, con l’aiuto dei suoi alleati e amici, di sconfiggerli ed eliminarli, indipendentemente dall’intensità dei loro attacchi”, ha detto Assad durante una telefonata con il suo omologo emiratino. Secondo quando riferito dal governo libanese in un post pubblicato sul social X Abu Muhammad al Jolani, capo di Hayat Tahrir al Sham, raggruppamento di ribelli sunniti che hanno attaccato in Siria, sarebbe stato ucciso in un raid aereo russo. Il fatto sarebbe accaduto a Idlib. La situazione viene giudicata gravissima da tutti gli osservatori.
Secondo Araqchi l’accaduto è parte di “un piano americano-sionista per distruggere la stabilita’ e la sicurezza della regione”. Il capo della diplomazia iraniana, la cui ultima visita in Siria e’ avvenuta in ottobre, si rechera’ poi in Turchia. Il trasferimento di Araqchi in Siria avviene dopo che, sabato, le autorita’ iraniane hanno denunciato un attacco al consolato della Repubblica islamica ad Aleppo da parte di “elementi terroristici”.
Quanto ad Assad, secondo alcuni portali, che citano giornalisti siriani, potrebbe essere fuggito in Russia. Sempre i media turchi riportano le parole del capo del governo di transizione siriano, Abdurrahman Mustafa, secondo cui i ribelli di Hayat Tahrir Al Sham sarebbero pronti a lanciare un’operazione “su tre diversi fronti” per prendere il controllo della città di Tal Rifat, nel nord del Paese.
ISRAELE NON SI FERMA
Le forze militari di Israele hanno ucciso 40 palestinesi in un raid aereo nel nord di Gaza. Target dell’attaccoun edificio di 6 piani nel campo profughi di Jabalia. A riferire dell’attacco è l’agenzia palestinese Wafa, che parla dimolte persone rimaste sotto le macerie. Tra queste anche donne e bambini. Le operazioni di salvataggio sono rese difficoltose per l’assenza di squadre della protezione civile a causa degli attacchi israeliani.