venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Bene il campionato delle università, ma il modello Danimarca è sempre vincente

Sulle università si concentrano da sempre le valutazioni delle società di analisi. Ciò che viene tralasciato dalle varie classifiche dell’efficienza sono i modelli che funzionano. Fotografare l’esistente va bene, ma a volte c’è bisogno di andare in profondità e prendere spunto da esperienze coraggiose e molto efficaci. Nei Paesi scandinavi, ad esempio, le università sono del tutto gratuite. Ma la Danimarca è andata oltre: è l’unico Paese europeo che paga con più di 800 euro al mese gli studenti. E non sono soldi buttati al vento, e vedremo il perché.

L’ultima classifica degli atenei mondiali è stata pubblicata da QS, una delle più importanti e accreditate agenzie per la valutazione delle università, che ha diffuso il World University Ranking, ossia le vaie posizioni conquistate o perse dalle università. QS vi aggiunge i relativi strumenti di conoscenza e di comparazione per le scelte di studio e di vita, della carriera scientifica e anche con le valutazioni delle politiche internazionali. Valutate più di 17 milioni di pubblicazioni e 141 milioni di citazioni. In Italia sono stati esaminati 42 atenei.

Ma quel che un elenco, sebbene ben articolato e strutturata, nulla può dirci è come uno Stato, un governo, una democrazia possano soddisfare il legittimo e fondamentale bisogno che una società evoluta si attende. In pratica, manca una risposta al delicato e fondamentale problema dell’Istruzione e della conseguente formazione di una classe dirigente di spessore.

Un nodo aggrovigliato e difficile da sciogliere, vista la perdita di attenzione del governo sugli investimenti da destinare alle nostre università. Per il momento si sopperisce a questa colpevole distrazione, grazie a un ossequiente e arrendevole sistema mediatico, con un fiume di retorica a costo zero, ma utile a nascondere la polvere sotto il tappeto. Serve a ridurre alla calma le critiche e gli allarmi che arrivano dal mondo della scuola e degli atenei, oltre che da alcune illuminate posizioni politiche.

Scorrere le classifiche va bene, ma rivolgere lo sguardo fuori dai nostri confini forse è meglio. Vedere e studiare le azioni di alcuni Paesi nei confronti di chi vuole studiare e progredire è illuminante. Non si comprende come mai prestigiose agenzie di valutazione tralascino di commentare e spiegare, ad esempio, il Modello Danimarca. (Foto: l’alloggio per studenti di Copenhagen /i Stock)

La Danimarca è l’unico Paese europeo che fornisce un sussidio agli studenti per studiare.  Dal punto di vista economico, sono pochi gli Stati che supportano i propri studenti e che investono nella loro formazione. Nelle nazioni scandinave, ad esempio, le università solo gratuite per i residenti e per i giovani che provengono dall’Unione Europea. In Danimarca, in particolare, gli studenti vengono pagati dallo Stato per continuare i propri studi universitari.

Come funziona? Gli studenti che vivono fuori casa ricevono un mensile dallo Stato, pari a 6.000 corone, all’incirca 806 euro. Se lo studente vive ancora con la famiglia, e quindi non  è costretto a pagarsi un alloggio, la cifra si abbassa. Il sussidio, all’inzio riservato soltanto ai danesi, è stato esteso anche per gli studenti stranieri provenienti dall’Unione Europea a 27 Paesi.

Le regole. Oltre alla cittadinanza europea, dal 2013 gli studenti stranieri possono godere del sussidio a patto che lavorino dalle 10 alle 12 ore a settimana. Ad eccezione di coloro che risiedono in Danimarca da più di cinque anni. Insomma,  tutti gli studenti stranieri che vogliono ricevere il sussidio devono partecipare al sistema di welfare, lavorando e pagando le tasse.

E’ una politica che tende a invogliare i giovani a studiare, a rendersi indipendenti e godersi una propria autonomia senza pesare sui genitori. In Danimarca, di conseguenza, molti giovani vanno via da casa non appena compiuti i 18 anni e possono permettersi di creare la propria indipendenza grazie al sostegno dello Stato. E la Danimarca, non a caso, è anche uno dei Paesi in cui i giovani si laureano più velocemente ed entrano più velocemente nel mondo del lavoro.

La classifica di QS

Ecco le prime cinque università al mondo (nell’ordine Mit, Cambridge, Oxford, Harvard e Stanford) e le prime tre italiane (Politecnico di Milano – 123esima posizione al mondo, primo in Italia – Sapienza di Roma – 134esima al mondo, seconda in Italia – e Alma Mater di Bologna – 154esima al mondo e terza in Italia). Ma posizioni di rilievo sono state attribuite anche all’Università di Padova, al Politecnico di Torino e alla Federico II di Napoli.

Oltre alla classifica, l’agenzia inglese ha allegato proprie valutazioni e notizie utili alle famiglie che devono scegliere il corso di studi per i figli con un elemento non secondario: quanto costa arrivare alla laurea in un determinato ateneo e in una determinata città. Ecco le valutazioni delle 8 università e i relativi costi d’iscrizione. Elementi utili per fare anche comparazioni tra le grandi università anglo-sassoni e quelle statali italiane che conquistano sempre maggiore prestigio all’estero.

Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston

“Mind and Hand” (letteralmente: mente e mano) è il motto del MIT che racchiude la missione di far progredire la conoscenza della scienza, della tecnologia e delle aree di studio che aiutano a rendere il mondo migliore. Alla sua fondazione nel 1861, il MIT era una piccola comunità di risolutori di problemi e amanti della scienza desiderosi di portare le loro conoscenze al mondo. Oggi è diventato un colosso dell’istruzione, con circa 1.000 docenti e più di 11.000 studenti universitari e laureati. E’ un’università indipendente, mista, dotata di fondi privati, organizzata in cinque scuole (architettura e pianificazione; ingegneria; scienze umane, artistiche e sociali; management; scienze). Eppure il principio dell’innovazione rimane al centro della sua filosofia. I ricercatori del MIT sono in prima linea negli sviluppi in materia di intelligenza artificiale, adattamento climatico, HIV, cancro e riduzione della povertà, mentre in passato la ricerca ha alimentato scoperte scientifiche come lo sviluppo del radar, l’invenzione della memoria del nucleo magnetico e il concetto di l’universo in espansione. Tuttavia, la scienza e la tecnologia non sono le uniche corde dell’arco del MIT. Circa il 20% degli studenti si unisce a una squadra e con 33 sport universitari il MIT vanta uno dei più ampi programmi atletici intercollegiati al mondo.

Ci sono 12 musei e gallerie nel campus, con il Museo del MIT che attira quasi 125.000 visitatori ogni anno. Gli studenti partecipano a più di 60 gruppi di musica, teatro, scrittura e danza, e membri della facoltà del MIT includono anche vincitori del Premio Pulitzer e borsisti Guggenheim. Il campus presenta straordinari punti di riferimento progettati da architetti del calibro di Alvar Aalto, Frank Gehry e Steven Hollin, nonché edifici in una gamma di stili architettonici. Ai suoi margini si fonde con vari quartieri di Cambridge, tra cui Kendall Square, il miglio quadrato più innovativo del pianeta. La stretta associazione tra industria e ricerca ha aiutato gli ex studenti del MIT a lanciare 30.000 aziende, creando 4,6 milioni di posti di lavoro e generando circa 1,9 trilioni di dollari di entrate annuali. Una nazione di laureati del MIT equivarrebbe alla decima economia più grande del mondo.

Quanto costa frequentarlo? Per farne parte da studente servono 79.850 dollari all’anno. Si pagano 6.810 dollari solo per i pasti, ma viene offerta la possibilità di risparmiare cucinando per conto proprio.

UNIVERSITA’ DI CAMBRIDGE

Situata nel centro dell’antica città di Cambridge, 50 miglia a nord di Londra, Cambridge è un istituto di ricerca pubblico collegiale che serve più di 18.000 studenti provenienti da tutti gli angoli del globo. L’università è composta da numerosi edifici storici ed è divisa in 31 collegi autonomi, molti dei più antichi situati sul famoso fiume Cam. Le domande vengono presentate direttamente ai singoli college, piuttosto che all’università in generale. Si può vivere e ricevere spesso insegnamenti all’interno del tuo college, ricevendo sessioni di insegnamento in piccoli gruppi note come supervisioni del college. Sei scuole accademiche – Arti e scienze umane, scienze biologiche, medicina clinica, scienze umane e sociali, scienze fisiche e tecnologia – sono distribuite nei college dell’università e ospitano circa 150 facoltà e altre istituzioni. Fondata nel 1209, la storia di 800 anni dell’Università di Cambridge la rende la quarta università più antica del mondo e la seconda università più antica del mondo anglofono. Gli studenti di Cambridge costituiscono il 20% della popolazione della città e la maggior parte dei college più vecchi si trova vicino al centro della città. I suoi notevoli edifici conferiscono alla città di Cambridge un carattere unico, tra cui la King’s College Chapel, l’edificio della facoltà di storia progettato da James Stirling e il Cripps Building al St John’s College.

E’ riconosciuta come un luogo vivace. Dal punto di vista accademico, l’università ospita oltre 100 biblioteche con più di 15 milioni di libri. Ci sono anche nove musei artistici, scientifici e culturali di fama mondiale come Kettle’s Yard e il Fitzwilliam Museum, oltre a un giardino botanico. Le attività extrascolastiche danno la possibilità di essere coinvolti in qualsiasi cosa, dalle rinomate società teatrali studentesche dell’università, che hanno generato artisti del calibro del gruppo comico Monty Python, alla musica, alla politica e centinaia di altri club e società. Anche la scena sportiva è enorme, con strutture all’avanguardia e oltre 80 sport. Si colloca tra le migliori università del mondo per insegnamento, ricerca e prospettive internazionali. L’università ha istruito eminenti matematici, scienziati, politici, avvocati, filosofi, scrittori, attori e capi di Stato. Novantotto premi Nobel e 15 primi ministri britannici hanno affiliazioni con Cambridge come studenti, docenti o ex studenti, inclusi gli scienziati Francis Crick e Frederick Sanger.

Quanto costa frequentarla? La retta annuale in media ha un costo di 45.000 dollari, una cifra che va oltre i 38.000 euro. Sebbene attraverso le borse di studio e i calcoli in base al reddito si possono abbassare i costi annuali, si arriva a pagare tra i 15.000 e i 20.000 euro all’anno.

UNIVERSITA’ DI OXFORD

E’ la più antica università del mondo di lingua inglese, ed è così antica che la sua data di fondazione è sconosciuta, anche se si pensa che l’insegnamento abbia avuto luogo già nell’XI secolo. Si trova a circa 100 chilometri da Londra, dentro e intorno al centro della città medievale di Oxford, soprannominata “la città sognante delle guglie”, e comprende 44 college e aule, nonché il più grande sistema di biblioteche del Regno Unito. Ci sono 22.000 studenti, circa la metà dei quali sono studenti universitari, mentre il 40% sono studenti internazionali. Non ha un campus principale, i suoi edifici e le sue strutture sono invece sparsi nella città. Ciascuno dei suoi collegi ha un carattere distintivo e tradizioni che spesso risalgono a secoli fa. I college sono istituzioni autonome a cui gli studenti di solito si rivolgono direttamente. Le divisioni accademiche: scienze umane, matematica, fisica e della vita; Scienze mediche; e scienze sociali. E’ al primo posto al mondo per la medicina.

Oxford è una città giovane e cosmopolita. Gli studenti possono scegliere di dedicare il loro tempo allo studio o avvalersi delle numerose attività extrascolastiche. C’è una forte vita musicale, con club e società che abbracciano tutti i generi, dal jazz, alla classica e al folk. Oxford è anche classificata in alto per lo sport, con i suoi migliori vogatori che partecipano ogni anno alla famosa regata nautica con l’Università di Cambridge sul Tamigi. Ha una rete di oltre 250.000 alunni, tra cui più di 120 medaglie olimpiche, 26 vincitori del premio Nobel, sette poeti laureati e oltre 30 leader mondiali moderni (tra cui Bill Clinton, Aung San Suu Kyi, Indira Ghandi e 26 primi ministri del Regno Unito). Notevoli pensatori e scienziati di Oxford includono Tim Berners-Lee, Stephen Hawking e Richard Dawkins.

Quanto costa frequentarla? La Oxford university ha costo di circa 9.000 sterline l’anno per gli Home students iscritti a un corso di laurea. Gli studenti stranieri, invece, devono sostenere un costo compreso fra le 24.750 e le 34.700 sterline all’anno, al netto della tassa aggiuntiva.

                                                 HARVARD

Fondata nel 1636, è la più antica istituzione di istruzione superiore negli Stati Uniti ed è ampiamente considerata in termini di influenza, reputazione e pedigree accademico come un’università leader non solo negli Stati Uniti ma nel mondo. Situato a Cambridge, nel Massachusetts, tre miglia da Boston, il campus ospita 10 scuole che rilasciano titoli di studio. Ospita anche il più grande sistema di biblioteche accademiche del mondo, con 18 milioni di volumi, 180.000 titoli in serie, circa 400 milioni di manoscritti e 10 milioni di fotografie. Come la maggior parte dei college degli Stati Uniti prima della guerra civile, Harvard è stata fondata per formare il clero, ma il curriculum e il corpo studentesco di Harvard si sono rapidamente secolarizzati e nel 20° secolo la politica di ammissione è stata aperta per portare un pool più diversificato di candidati. Ora, un totale di 21.000 studenti frequentano l’università, ognuno dei quali a un certo punto può essere visto affaccendarsi davanti alla famosa statua di John Harvard, il primo benefattore e fondatore dell’università, che guarda benevolmente al centro del campus. Il luccichio del piede della statua di bronzo è dovuto allo sfregamento quasi incessante di turisti e studenti, che credono che l’atto porti fortuna. Solo l’élite accademica può reclamare un posto ad Harvard e il costo nominale della frequenza è elevato, sebbene la cospicua dotazione dell’università sia tale da poter offrire generosi pacchetti di aiuti finanziari, di cui usufruisce circa il 60% degli studenti.

Come matricole, gli studenti vivono in uno dei dormitori di Harvard Yard, una posizione privilegiata, e mangiano nella storica e pittoresca sala da pranzo Annenberg. Gli studenti di Harvard sono attivi intorno e oltre il campus, con oltre 400 società studentesche ufficiali che includono opportunità extracurriculari, co-curriculari e atletiche. Che si tratti di giocare sul campo all’Harvard Stadium, promuovere attività imprenditoriali presso l’Harvard Innovation Lab o scrivere e redigere il quotidiano Harvard Crimson, la vita studentesca è un’esperienza ricca e gratificante. Gli studenti di Harvard includono otto presidenti degli Stati Uniti, diversi capi di Stato stranieri, 62 miliardari viventi. Che si tratti di premi Pulitzer, premi Nobel o Academy Awards, i laureati di Harvard li hanno vinti. Studenti ed ex studenti hanno anche vinto 108 medaglie olimpiche tra di loro.

Quanto costa? La retta universitaria si aggira intorno ai 52.000 dollari: a questa cifra, di per sé impegnativa, vanno addizionate altre voci di spesa.

STANFORD

Situata a 35 miglia a sud di San Francisco e a 20 miglia a nord di San Jose, la Stanford University si trova nel cuore della Silicon Valley della California settentrionale, sede di Yahoo, Google, Hewlett-Packard e molte altre aziende tecnologiche all’avanguardia fondate da alunni e docenti di Stanford. Soprannominata la “fabbrica dei miliardari”, si dice che se i laureati di Stanford formassero un proprio Paese, vanterebbe una delle dieci economie più grandi del mondo. Ha uno dei più grandi campus degli Stati Uniti, con 18 istituti di ricerca interdisciplinare e sette scuole: la Graduate School of Business; Scuola di Scienze della Terra, dell’Energia e dell’Ambiente; Scuola di specializzazione in educazione; Scuola di Ingegneria; Scuola di Lettere e Scienze; Scuola di legge; e Scuola di Medicina. E’ stata fondata nel 1885 dal senatore Leland Stanford e sua moglie, Jane, per “promuovere il benessere pubblico esercitando un’influenza a favore dell’umanità e della civiltà”. L’unico figlio della coppia era morto di tifo e la loro decisione di costruire un’università nella loro fattoria era intesa come memoriale. Fin dall’inizio l’università è stata non settaria, co-educativa e conveniente, insegnando sia le arti liberali tradizionali che la tecnologia e l’ingegneria che stavano plasmando la nuova America in quel momento.

Conta 19 premi Nobel. Soprannominato “The Farm” dai tempi in cui i cavalli vagavano lì, il campus di Stanford è ora una fiorente comunità di oltre 11.000 persone creative e affermate provenienti da tutto il mondo. Quasi tutti gli studenti universitari e il 60% degli studenti laureati vivono nel campus, quindi non sorprende che la vita studentesca sia ricca e diversificata, con oltre 625 gruppi di studenti organizzati. Lo sport è popolare, con studenti, docenti e personale che godono di strutture ricreative e programmi benessere all’avanguardia. Gli studenti di Stanford competono in 36 sport universitari e 32 di club, tra cui baseball, calcio, basket e squash. Le squadre sportive sono chiamate “Stanford Cardinal”. Stanford ha anche una ricca tradizione di promozione della creatività e delle arti. La natura comunitaria della vita nel campus ha persino dato origine allo “Stanford speak”, una lingua speciale parlata solo nel campus.

Quanto costa frequentare? Per un singolo studente, comprensivo di tasse universitarie, assegno di sussistenza, libri e materiale didattico, tasse dei corsi, trasporti, assicurazione medica e contributo sanitario il costo è pari a 112,797 dollari. Il costo più alto è per studenti che vivono al di fuori del campus: arriva a  132,333 dollari all’anno.

POLITECNICO DI MILANO

Fondato nel 1863, è una delle università tecniche più importanti d’Europa e la più grande università italiana di ingegneria, architettura e design, con oltre 47.500 studenti. Ha sedi situate a Milano e a Lecco, Cremona, Mantova e Piacenza. È organizzato in 12 dipartimenti e in 4 Scuole, rispettivamente dedicati alla ricerca e alla formazione. La ricerca svolge un ruolo centrale. È alimentato da forti legami con la ricerca aziendale, considerevoli fondi europei e una serie di laboratori ben attrezzati. Il Politecnico offre programmi innovativi a tutti i livelli accademici. Quasi l’intera offerta accademica post-laurea è insegnata in inglese, attirando così un numero crescente di studenti, provenienti da più di 100 Paesi. L’elenco degli alunni illustri è considerevole e comprende professionisti di chiara fama, come Renzo Piano e Aldo Rossi, entrambi vincitori del Premio Pritzker, e Giulio Natta, Premio Nobel per la Chimica.

Quanto costa frequentare il Polimi? Con un piano di studi standard tra i 46 e i 74 CFU (Credti Formativi Universitari) e un Isee fino a 22.000 euro, l’importo è di 165, 59 euro; per Isee di valori superiori, l’importo aumenta gradualmente fino ad un massimo di  3.891,59 euro. Da considerare che Milano è una delle città più care d’Europa, soprattutto per gli alloggi.

LA SAPIENZA DI ROMA

Con oltre 700 anni di storia, oltre 120.000 studenti, 3.500 professori e 3.000 professionisti, la Sapienza è la più grande università europea. La sua missione è contribuire allo sviluppo della società della conoscenza attraverso la ricerca, l’eccellenza, l’istruzione di qualità e la cooperazione internazionale. Le classifiche universitarie più influenti al mondo collocano la Sapienza tra le prime università italiane per ricerca, qualità didattica e dimensione internazionale. Nelle graduatorie delle singole materie, l’ateneo è punto di riferimento per molte discipline, soprattutto per gli studi umanistici e del diritto romano. Fondata nel 1303, la Sapienza è la più antica università di Roma.

Quanto costa frequentarla? Per chi frequenta La Sapienza di Roma, l’importo oscilla intorno ai 3.000 euro l’anno, al netto della tassa regionale di 140 euro.

ALMA MATER STUDIORUM

L’Alma Mater Studiorum di Bologna è il più antico ateneo del mondo occidentale. Ha aperto la strada all’innovazione grazie a programmi sempre più ricchi, a una ricerca all’avanguardia, a una convincente strategia di terza missione e a una crescente prospettiva internazionale . Fin dalla sua fondazione nel 1088, l’Università, grazie alle sue cinque sedi (a Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini) e alla sua sede di Buenos Aires, offre ai suoi studenti vari corsi adattati alle esigenze della società odierna: oltre 250 corsi di laurea all’interno dei suoi 31 dipartimenti e 5 scuole. La sua comunità di oltre 90.000 studenti la rende una delle più grandi università italiane, al primo posto in Italia per numero di studenti in scambio all’estero e tra le prime 5 università in Europa per numero di studenti in scambio . Inoltre, l’Università di Bologna è tra le prime 5 università italiane nelle principali classifiche internazionali (QS, Shanghai, Times Higher Education, GreenMetric).

L’Alma Mater è profondamente impegnata nello sviluppo sostenibile e contribuisce attivamente al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In quanto università di ricerca globale, investe in un approccio interculturale multidisciplinare alla ricerca e all’insegnamento, che sono considerati parti inseparabili della stessa unità. Nel panorama europeo della ricerca e della cooperazione accademica, l’Università di Bologna è tra le istituzioni più attive. Infatti ha stretto e mantiene alleanze con industrie e organizzazioni pubblico/private e rappresenta anche un hub cruciale per le reti internazionali con le sue vivaci relazioni con America, Africa, Asia e Australia, che si aggiungono alle sue grandi reti in Europa. È infatti uno dei fondatori della prestigiosa alleanza Una Europa, che si impegna a costruire l’università integrata del futuro.

Quanto costa frequentarla? Una quota di 157, 04 euro fissa poi una quota che varia in base al corso di laurea scelto. L’università mette a disposizione un simulatore delle tasse per corso di studio, con Isee e senza isee. https://studenti.unibo.it/sol/simulatore.htm

CONCLUSIONI FINALI PER LE FAMIGLIE

Secondo simulazioni e sondaggi eseguiti da società specializzate, mandare i figli all’università costa, escludendo ovviamente le università americane e inglesi che hanno costi proibitivi per una famiglia media, a meno di non poter usufruire di sostanziose borse di studio o di poter accedere al prestito universitario, alquanto oneroso nel tempo.

ll costo medio annuo, fra retta e tasse universitarie, in un’università privata americana è di 34.000 dollari. Per sopperire alle difficoltà economiche rappresentate da tali costi a disposizione degli studenti ci sono due tipi di prestito: i prestiti federali e i prestiti privati. I federali hanno un tasso di interesse fisso inferiore a quello privato ed è stabilito ogni anno dal Congresso. Il prestito agevolato diretto con un importo massimo di 5,500 dollari ha un tasso di interesse del 4,45%, mentre il prestito diretto, cha ha un importo massimo di 20,500 dollari, ha un tasso di interesse del 7%. I rimborsi federali dei prestiti sono mensili e iniziano sei mesi dopo la laurea, continuando in genere per 10-25 anni.

Ma la situazione si è fatta drammatica. Le ultime statistiche mostrano quanto sia grave la crisi del debito del prestito studentesco. Ci sono più di 44 milioni di debitori che devono 1,6 trilioni di dollari. Il debito è la seconda categoria di debito al consumo più alta. I democratici si sono detti favorevoli alla cancellazione di debiti sotto certe cifre e in base ai guadagni post-laurea. Ma finora un nulla di fatto.

Laurea e master sono premesse quasi scontate per fare carriera: lo sono molto meno dal punto di vista economico, specie per chi ambisce a frequentare una facoltà prestigiosa, in Italia o all’estero. Molto prima che i figli raggiungano il traguardo della maturità, le famiglie cominciano a porsi il problema di come investire sull’università: i costi da sostenere sono elevati e, almeno in parte, imprevedibili, dato che non tutti gli studenti riescono a rispettare la tabella di marcia e possono finire fuori corso.

A meno che lo studente non scelga di vivere coi genitori, o di contribuire alle spese con un lavoro part-time, tutte le spese ricadono sulle spalle della famiglia. Gli studenti che riescono a mantenersi durante l’università, del resto, in Italia sono una minoranza.

Quanto costa l’università privata? Fra i 5.000 e i 15.000 euro all’anno per la triennale o la specialistica. Quanto costa mantenere un figlio fuorisede? In media tra i 700 e i 1.000 euro al mese. Qual è il budget da considerare per un triennio all’università pubblica? Indicativamente 35 – 45.000 euro. Quanto costa l’università all’estero? Fino a 50.000 euro l’anno.

In generale, quanto costa mandare i figli all’Università? Tra le voci che incidono maggiormente c’è l’alloggio. Il peso dell’affitto risente del tipo di sistemazione – stanza singola o posto letto in doppia condivisa – e della zona geografica, tenendo conto che le città più care d’Italia sono Milano e, a seguire, Roma, Bologna, Venezia, Padova e Torino. Va considerata una cifra compresa fra 250 e 500 euro da moltiplicare per 10 mesi all’anno (o 12 mesi, nel caso si voglia mantenere la stanza per dare gli esami o per frequentare laboratori e tirocini).

Il discorso cambia per chi ottiene un posto alloggio a tariffa agevolata in una residenza universitaria, ma con l’accresciuta attività dei privati in questo settore, in molte città i costi degli alloggi a tariffa agevolata non sono più agevolati, ma toccano tariffe da residence.

Piero Di Antonio

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