Domanda ai ferraresi che l’8 e 9 giugno saranno chiamati alle une per eleggere il nuovo sindaco e per rinnovare il Parlamento europeo: ma Ferrara – la nobile e civile città dell’Emilia, gioiello del Rinascimento – merita di avere come candidato della Lega di Salvini da esportare in Europa un generale dell’esercito italiano che fa delle affermazioni feroci, ciniche e intolleranti, al limite delle teorie del nazismo come quelle apparse sul quotidiano La Stampa e rilanciate dalle agenzie? “Classi separate per i disabili”, “gli italiani hanno la pelle chiara”, “l’aborto non è un diritto”. Proposte e parole deliranti che i leghisti hanno fatto loro con una candidatura alle Europee contestata perfino da vari esponenti del Carroccio: Fedriga, Centinaio e altri della prima ora.
Con che faccia i leghisti “duri e puri” alla Naomo o i moderati alla Maggi (l’assessore comunale che lo ha invitato in città per difendere la libertà di parola) si apprestano a chiedere i voti per un simile personaggio a un cittadino che, invece, gradirebbe essere rappresentato da persone civili, equilibrate e competenti? Qui, sembra di capire, si vuole come compagno di viaggio verso l’Europa un generale che di sicuro potrebbe inoculare il virus del razzismo e dell’eugenetica anche nella civile Unione.
D’altronde lo slogan che Salvini ha sbattuto in faccia agli elettori è “più Italia, meno Europa”. Con più Italia, il vicepremier intende, ovviamente, i portatori di ferocia politica e sociale che negli ultimi tempi sembrano far vibrare le corde degli elettori, a meno che non si risvegli la coscienza civile delle persone perbene. Questa è una Destra che ha fatto l’ultimo salto riuscendo a far quadrare il cerchio: dal rosario a un generale. Ferrara merita tutto ciò? (PdA)
Una sintesi delle affermazioni di Vannacci e le reazioni in questo lancio di agenzia.
(Agenzia Dire – www.dire.it) “Classi separate” per i disabili. La proposta di Roberto Vannacci, il generale candidato con la Lega alle prossime elezioni europee, ha scatenato una bufera di polemiche (più che di bufera si potrebbe parlare di indignazione, ndr).
Il generale, non nuovo all’espressione di opinioni choc, ha spiegato ieri il suo pensiero in un’intervista a La Stampa, dove tra le altre cose definisce anche Mussolini “uno statista” e dice che gli italiani “hanno la pelle bianca” e che “l’aborto non è un diritto”. Ma è soprattutto l’idea riguardante i disabili e la scuola che ha indignato la politica. C’è chi parla di “delirio“, a proposito di questa idea, chi definisce le sue parole “agghiaccianti“, chi si indigna per la “ghettizzazione” e chi lo definisce un pensiero “nazista” o “fascista“.
C’è chi reclama a gran voce le doverose tematiche di “integrazione” e “inclusione”, nell’indirizzo delle quali si muovono le politiche sulla disabilità da ormai vent’anni, e c’è chi infine chiama direttamente a intervenire il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, e la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, affinchè dicano qualcosa dei “deliri” di Vannacci. (Nella foto: un’insegnante di sostegno in una scuola pubblica italiana)
LE REAZIONI
“Le parole di Roberto Vannacci sulle classi separate per studenti disabili sono deliranti, pericolosissime o offensive per migliaia di famiglie. Il candidato leghista propaganda una ghettizzazione disumana dei bambini, in contrasto con i valori più profondi della nostra Costituzione e con la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità, che impegna a una partecipazione paritaria delle persone con disabilità nella società, scuola ovviamente compresa. Cosa ne pensano i ministri leghisti Alessandra Locatelli e Giuseppe Valditara? Difenderanno la scuola pubblica italiana e gli studenti disabili dai deliri di Vannacci o avalleranno con il loro silenzio un’idea che riporta agli anni più bui e terribili del secolo scorso?”. Così gli esponenti M5S in commissione cultura.
Il tema delle disabilità è serissimo. E il modo con cui l’affronta Vannacci è orribile, fa paura. Proporre le classi separate è la cosa più abominevole che si può pensare sulla scuola. E non credo che Vannacci abbia avuto una svista, perché non è la prima volta che dice cose davvero fuori dal mondo, oltre che offensive”. Lo sottolinea il sindaco di Firenze e candidato del Pd alle europee, Dario Nardella.
“Abbiamo bisogno – prosegue – di una scuola dove i ragazzi che hanno difficoltà e disabilità siano pienamente integrati. Penso ai tanti casi di disturbi dell’apprendimento o di dislessia: un tempo questi bambini erano trattati proprio come li tratta Vannacci, venivano visti come problematici e isolati. Ma queste sono posizioni medievali”.
Qui c’è un Generale che si candida alle europee. Ed ha un vasto programma. Riabilitare Mussolini perché un grande statista. Introdurre classi differenziate per bambini disabili Certificare l’identità bianca della nazione. Non credo che scherzi. Il suo è un vasto programma. Non uso mai la parola a caso: ma la puzza di fascismo si sente lontano un miglio. Con buona pace dei minimizzatori. La cui cifra prevalente o è la vigliaccheria o la complicità”. Così in una nota il deputato dem, Arturo Scotto.