venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

VELENI NELL’ARIA / Pianura Padana la più inquinata d’Europa – dal satellite

La Pianura Padana è uno dei luoghi più inquinati d’Europa e Milano la quarta città più inquinata al mondo, dopo Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India.

Picco altissimo di inquinamento nella Pianura Padana e a Milano per una lunga e preoccupante serie di ragioni. Prima, perché è un’area altamente industrializzata e densamente popolata, ma non solo. La conformazione geografica e le condizioni meteorologiche accentuano il problema, dal momento che trovandosi circondata dalle Alpi a Nord e degli Appennini a Sud, questa enorme valle diventa una conca dove si accumulano gli inquinanti come gli ossidi di azoto e le particelle sottili come PM10 e PM2.5. Questo ci dice la rilevazione satellitare dell’Esa Copernicus.

Giornate di inquinamento alle stelle nell’area della Pianura Padana e si superano tutti i limiti per la salvaguardia della salute delle persone. Ma ad aggravare lo smog ci sono le scarse precipitazioni e le temperature sopra le medie stagionali delle ultime settimane, che hanno fatto ristagnare l’aria. Ma fanno impressione soprattutto i dati dell’area urbana di Milano.

MILANO. Secondo il sito svizzero IQAir, che si avvale di un indicatore differente – l’americano Aqi (Air Quality Index) – domenica l’aria di Milano è risultata la terza peggiore del mondo con indice 193, preceduta solo da Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India. Il sito svizzero indica che attualmente la concentrazione di PM2.5 a Milano è 29.7 volte il valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’Oms.

ESA-COPERNICUS. Una seria minaccia per la salute dei residenti, costante ma non troppo. Soprattutto in inverno, quando alle emissioni delle attività produttive si aggiungono quelle relative alla maggior domanda di energia per il riscaldamento. Lo dimostrano anche le fluttuazioni dell’inquinamento atmosferico, osservate dai satelliti dell’Esa, l’Agenza spaziale europea, e di Copernicus, il sistema di monitoraggio europeo dell’atmosfera.

Il filmato diffuso dall’Esa, relativo all’intero mese di gennaio 2024, dimostra come le concentrazioni di inquinanti non sono uniformi, ma variano quotidianamente, spesso superando i limiti di PM10 e di PM2.5 raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalla Commissione europea. Non è assolutamente un caso, quindi, che nei periodi di stagnazione meteorologica aumenti il deterioramento della qualità dell’aria.

Perché il PM2,5 è particolarmente pericoloso per la salute umana?

PM10 E PM2.5.  Le polveri sottili o particolato atmosferico (PM10 e PM2. 5) sono un pulviscolo molto fine che può comprendere sostanze nocive per la salute quali metalli pesanti, solfati e nitrati. Queste polveri sono talmente leggere che possono restare sospese in aria ed essere respirate.

Data la sua dimensione estremamente ridotta, il PM2.5 è capace di penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano, raggiungendo non solo la trachea e le vie respiratorie superiori, qual è il caso del Pm10, ma anche gli alveoli polmonari. L’esposizione al Pm2. 5 incide fortemente sull’aspettativa di vita.
La differenza sta nel fatto che le polveri sottiili PM10 possono essere inalate e penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio, dal naso alla laringe. Le PM2,5 possono essere respirate e spingersi nella parte più profonda dell’apparato, fino a raggiungere i bronchi.

 

Tramite le osservazioni satellitari, già oggi è possibile effettuare previsioni globali abbastanza affidabili della composizione atmosferica con cinque giorni di anticipo. Inoltre, le analisi dal satellite permettono di stimare anche le concentrazioni dei diversi inquinanti nell’atmosfera: dal prossimo maggio, infatti, la missione Esa EarthCARE integrerà le missioni Copernicus Sentinel per una maggiore comprensione delle dinamiche dell’inquinamento atmosferico.

 

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