Vittorio Sgarbi è ricoverato da un mese con una fortissima depressione al Policlinico Gemelli di Roma. Il critico d’arte ferrarese sta attraversando un momento particolarmente difficile che oltre alla depressione assomma altri problemi di salute che lo hanno portato ad avere difficoltà nelle attività quotidiane. Dieci anni fa fu colpito da un’ischemia cardiaca con un intervento e un ricovero in terapia intensiva, confessando inoltre di soffrire di depressione.
Le condizioni di Sgarbi preoccupano amici e famigliari: il vulcanico personaggio, infatti, avrebbe lasciato il posto a un uomo sofferente, che avrebbe smesso di alimentarsi e che si è chiuso in se stesso. La depressione, aggravata da problemi di salute, gli avrebbe fatto perdere diversi chili, e oggi Sgarbi appare debilitato e indebolito.
L’amico e scrittore Marcello Veneziani ha rotto il silenzio sulla salute del critico d’arte dichiarando che la depressione è “figlia del suo narcisismo ferito”, e sottolineando come Sgarbi percepisca una restrizione delle sue libertà impulsive. ”Vorrei gridare al mio amico rialzati e cammina, capra!” ha scritto Veneziani in una lettera indirizzata al suo amico che viene paragonato a Machiavelli: “Si ‘ingaglioffava’ con gli amici nelle osterie ma poi, tornando a casa, deponeva le vesti piene di fango e si confrontava dignitosamente con i classici che conosceva benissimo” ha detto in un colloquio con il Corriere della Sera. Attualmente, Sgarbi è sotto costante monitoraggio specialistico. Sembra che le sue condizioni siano in lieve miglioramento.